[CAP. XI.] VITA CONIUGALE DEL GUIZOT. 321
veva in Parigi del guadagno della sua penna, scrivendo libri, articoli per riviste e traduzioni, conobbe a caso Paolina De Meulan, signorina di molto merito ed istruzione, e allora editrice del giornale il Publiciste. Essendo a costei accaduta una grave sventura domestica, ne ammalò, e per alcun tempo non potè attendere al molto lavoro letterario che le imponeva il suo giornale. Mentre essa era in tale angustia le fu recata una lettera senza firma, in cui le veniva offerta una serie di articoli che forse non sarebbero indegni della fama di cui godeva il Publiciste. Questi articoli le arrivarono puntualmente, furono accettati e dati alle stampe. Trattavano un po' di tutto ; arti, letteratura, drammatica e critica generale, Poi, quando infine l'editrice ebbe ricuperata la salute, 1' autore anonimo si fece conoscere; ed era il Guizot. Ne nacque fra i due giovani una grande amicizia, che non tardò a divenire reciproco amore; e questo ad essere seguito da matrimonio.
Da quel giorno in poi, la buona moglie partecipò sempre a tutte le gioie e ai dolori del marito, ed anche a non poche delle sue fatiche. Prima che si sposassero, egli le aveva domandato se si sarebbe mai perduta d' animo, qualora la sua sorte fosse stata infelice, come in quel tempo aveva motivo di temere, ed ella gli rispose di star pur sicuro, che avrebbe sempre gioito vivamente d'ogni suo buon successo, ma non mandato mai un solo sospiro per le disgrazie. Quando Guizot fu fatto primo ministro di Luigi Filippo, sua moglie scrisse a un' amica : « Ora vedo mio marito assai più di rado che non vorrei, ma pure lo vedo.... Se Dio ci conserva l'una all' altro, io sarò sempre, in mezzo a qualunque pericolo e a qualunque sgomento, l'essere più felice, » Ma non erano passati appena sei mesi dacché aveva scritto queste righe, che l'amorosa moglie giaceva nel sepolcro ; e il desolato marito rimaneva solo a compiere il pellegrinaggio della vita.
Anche Burke fu molto fortunato nella sua unione
Smit.es — Il Caral'ere.
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