[CAP. XI.] BUNYAN E BAXTER. 327
del marito, lo ridurrà presto al proprio livello. Una moglie può dunque formare o distruggere ì migliori uomini. Un esempio di questo potere lo porge la vita di Bunyan. Il dissoluto calderaio ebbe la bella sorte di sposare, in giovane età, una fanciulla di molti pregi e di buon parentado. « i\Ii fu concessa la grazia (dice egli stesso) di trovare una moglie i cui genitori erano stati persone pie. Sebbene ci sposassimo poverissimi, (che fra tutti e due non avevamo nè un piatto, nè un cucchiaio, non che altra suppellettile), ella possedeva The Plaìn Man's Paihway to Heaven (La Via al Cielo dell'Uomo semplice) e The Practice of Piety (Pratica della Pietà), libri lasciatile da suo padre quando morì. » E dalla lettura di queste e d'altre buone opere, non che dal gentile ascendente della moglie, Bunyan a poco a poco fu rimosso dalla cattiva strada, e dolcemente condotto sul sentiero della pace.
Riccardo Baxter, teologo dissidente, era già innanzi cogli anni quando conobbe la egregia donna che divenne sua moglie. Egli era troppo occupato de'suoi doveri di ministro di religione per trovar tempo da far all' amore, e il suo matrimonio fu, come quello di Calvino, un affare non meno di calcolo che di affetto. La signorina Charlton eh' egli scelse, aveva un patrimonio di qualche valore; ma acciocché non si pensasse che la sposava per cupidigia, egli volle, primieramente, che facesse dono ai parenti della maggior parte di quanto possedeva, e che « a lui non fosse dato nulla di ciò che prima del matrimonio ella avesse avuto ; « in secondo luogo, che regolasse i propri affari per modo, « da non esporlo mai a brighe di avvocati; » e infine che ella non s' aspettasse che fosse per consacrarle alcuna ora di quel tempo, che i suoi doveri di ministro avrebbero da lui richiesto. » Avendo la fidanzata acconsentito a tutte queste condizioni, il matrimonio ebbe luogo, e fu felice. « Noi vivemmo (dice Baxter) quasi diciannove anni, con inviolabile amore e con mutua coni-