UNA STORIA D'AMORE
Gentilissima Signorina
Perdoni, La prego, se trepidante oso presentarmele con questa mia. Dal giorno fortunato che ebbi il bene di vederla, la bontà che traspare dal di Lei volto, il suo dolce sorriso, tutto quell'insieme di bellezza e di bontà che Ella dimostra, tutto rimase impresso nel mio cuore; e questo mio povero (more batte ora fortemente mentre vergo queste poche righe, batte trepidante pel responso che po tra avere.
L'amo, Signorina, l'amo! — Perdoni se la forza della mia passione fa sì ch'io non possa frenare quanto ho nel cuore, quanto ardentemente desidero che ella conosca.
Posso almeno sperare, Signorina? Posso sperare che questi miei sentimenti Le tornino bene accetti?
Dolce parola la speranza : comprende le nostre aspirazioni, il raggiungimento dei nostri ideali più sublimi; realizzandoli, c'inginqcchiamo a Dio, lacrimanti di riconoscanza e di gioia.
Faccia, faccia che anch'io possa inginocchiarmi, e ansioso invoco da Lei, tanto bella e tanto buona, uua risposta che nell'intimo mio spero tranquille-