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In tale attesa, Le rinnovo, gentile Signorina, tutte ie espressioni del mio rispetto e inalterabile affetto, dicendomi ora e sempre.
Risposta.
Gentilissimo Signore,
Ho gradito moltissimo la gentilissima sua, e sento invero di doverle esprimere la mia riconoscenza per le tante belle cose rivoltemi, quantunque proprio io creda di esserne immeritevole.
Non Le nascondo che lessi avidamente e con piacere infinito la di Lei gentile letterina, e... (glielo debbo confessare?) la rilessi più e più volte con sempre crescente piacere.
Non ricordo più quello che Le scrissi e per quali parole mi ringrazi.
Son certa in ogni modo che non posso averle che esposto molto informemente i miei sentimenti.
E come lo potevo? Nuova alla vita, cresciuta in un ambiente un po' rigido, ricevere un biglietto simile al suo, comprenderà che lì per lì non potevo rivelare lo stato dell'animo mio a di Lei riguardo. Non Le nascondo neanche che quasi me l'aspettavi» dopo il suo seguirmi ovunque, dopo le furtive occhiate, dopo quei mille nonnulla che segnano un indirizzo al nostro cuore ingenuo, ce lo additano, ci si fanno soffermare... e ci accorgiamo poi che è lui... lui quello che il cuore aspettava.
E... perchè nasconderglielo? Sono felice, tanto felice, di riporre in Lei il mio avvenire. E scrivo ciò con commozione, non sapendo se sia la gioia od il timore che mi fan stillare queste lacrime. In