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Il Segretario Galante
Raccolta di lettere d'amore; lettere d'augurio

Editore Barion, 1926, pagine 191

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 13 — •
   ogni modo sono lacrime dolci, dunque è la gioia, nevvero ?
   Sì, sono lieta d'accettare il di Lei cuore, ricono-scentissima per le di Lei ardenti proposte: io... del pari, Le vorrò, anzi sento di volerle... un mondo di bene, ben persuasa che come il mio, anche l'affetto immenso che Ella mi protesta sia duraturo e invariato sino al compimento dei nostri desideri.
   E contento? — Stringo fidente la mano con tanta lealtà stesami, lieta di riporre in Lei ogni fiducia e d'affidare a Lei il mio vergine cuore.
   Pensi a me, mi risponda subito e creda alla stima che Le professa , T . ,
   la di Lei devot.ma.
   Mia adorata,
   Finalmente! Filialmente l'ho letta la sospirata parola, finalmente hai detto che m'ami! Quanto ti adoro !
   Vedi? Vorrei poter rapire al cielo cento delle sue stelle per tessertene un diadema; vorrei poter passare la vita inginocchiato a te dinanzi, e adorarti come quanto di più eccelso e divino si possa adorare ! -
   M'accorgo che nella foga dei sentimenti che mi fanno trabalzare il cuore, ho adoperato il tu; ma esso è tanto dolce a scrivere, è tanto bello questo modo confidenziale d'esprimerci, che tu mi perdonerai d'averlo usato, e l'adoprerai tu pure, mio bell'angelo, d'ora innanzi, nevvero?
   La tua lettera l'ho* qui dinanzi, la leggo, la bacio, e torno a rileggerla, a baciarla, e non mi stanco, 110, non mi sazio di contemplarla, e sembrami aver te dinanzi, fissar quei tuoi occhi ardenti e pur