Mio dolce amico,
Leggo tante belle cose nella tua lettera, che mi sento confusa a risponderti. Temo che quanto scrivo ti faccia... so io?... sorridere e non provare quella dolcezza ineffabile che io provo quando leggo i tuoi scritti... Che vuoi? Perdonami se scrivo solo quanto il cuore mi detta...
Vedi? Anch'io ti scrivo usando il tu, ma non volevo, sai: la colpa non è mia... sei stato tu a vo lerlo...
Oh sì! Non te lo taccio, mio adorato: anch'io t'amo; anch'io dopo la rivelazione di questo tuo amore, sento schiudersi l'anima a sentimenti nuovi. mai conosciuti, che mi affascinano e m'ineb-briano! — Oh sì! L'anima mia vola, vola... verso il nuovo cielo che le si schiuse...
E come sento anch'io di volerti tanto tanto bene! Poiché io t'ho donato tutto il mio cuore, tutti i miei pensieri...
So le tue qualità, so la tua vita, come ti com-porti; ed è perciò che col cuore traboccante d'affetto ho accettato lieta tutte quelle belle espressioni che mi rendono così infinitamente beata...
Ti scrivo dalla mia cameretta rubando qualche ora al sonno. Tronco a malincuore, temendo che i miei s'accorgano del lume ancora acceso, e allora...
Addio, mio bene; pensami sempre... io corro a sognarti. Rispondimi presto.
Eternamente tua