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Il Segretario Galante
Raccolta di lettere d'amore; lettere d'augurio

Editore Barion, 1926, pagine 191

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   giorni, nulla la trattiene : con un labbro ostinato, ella stringe quegli occhi che un velo impuro chiude alla luce del cielo, e a poco a poco, staccando la palpebra, gli dà una seconda volta la luce.
   Un padre ha egli forse per noi cure sì generose? Ben presto altre bontà seguono altri bisogni. Il fanciullo di giorno in giorno avanza nella vita, e, come gli aquilotti, i quali, cedendo all'istinto di misurare i cieli, nel loro primo slancio esercitano presso al nido la loro ala debole ancora, adagio, sostenuto dalle sue mani tremanti, anch'egli incomincia il suo primo slancio, colle sue forze nascenti, ma presso di lui sta la madre che gli dà braccio ed aiuta il suo debole sforzo nel fare i primi passi; ella segue la lentezza della sua timida marcia, e lasciando di esser ora nutrice, diviene la sua guida, il suo maestro. Dal momento in cui la sua voce appena balbetta un nome, che cento volte ha inteso : Mamma, questa è la prima parola che gli insegna pronunciare: poscia si occupa della lettura; compita con lui in un breve colloquio e ritorna fanciulla per istruirlo.
   Altri guidano ben presto la sua debole intelligenza, il loro dovere punisce ogni sua negligenza. Qual'è l'anima in cui il suo piccolo cuore versa i suoi torménti? Quale appoggio cerca contro i castighi? Sua madre. Essa gli presta una sicura difesa, calma i suoi mali leggeri, i dolori dell'infanzia, e, sensibile alle sue lagrime, è pronta ad asciugarle, gli regala qualche giocattolo che gli fa tutto dimenticare.
   Tu fuggi, stagione tranquilla, età piena d'incanto, per lasciar posto al tempo in cui l'uomo ogni giorno sorte dal sonno dei sensi e si desta all'amo-