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capo un'opinione perchè, al dir degli sciocchi, è alla moda. Qualche persona di buon senso si dispensa dalle cerimonie pel capo d'anno, ma il numero ne è ristretto; il volgo si soddisfa con puntualità.
Quando non si possono far le visite, bisogna scrivere. Le lettere di questo argomento riescono molto difficili a comporsi, ed esaminando con attenzione, è cosa certa che fra cento lettere di questo genere, ve ne sono novantacinque di nessunissima significazione, non presentando che delle parole e delle frasi generali e comuni, e non avendo altro impegno, chi le compone, che d'aver materia sufficiente a formare una lettera. Le più gustose a comporsi e le più vuote di senso, sono quelle che s'indirizzano a' propri superiori, od a persone che mettono una grande importanza a simili piccolezze. Cogli amici si tratta più ingenuamente e si fa meglio.
Quando non si sa cosa dire, si mettono in uso certe frasi comuni; si dice che il tempo passa velocemente, e non ritorna; che esso non fa che aumentare la nostra amicizia o il nostro rispetto; e si termina porgendo de' voti sinceri al cielo per la prosperità di un uomo, a cui non si darebbe forse uno scudo se ne avesse bisogno per non morir di fame. Si chiudono con cortesie codeste inutilità e menzogne, si suggellano, si mettono alla posta, ed ecco compiuto un dovere.
Un figlio a suo padre.
Mio caro ed adorato padre!
Non è il costume e la convenienza che mi spingono a scrivervi al rinnovarsi di quest'anno, è la