BRANI DI CORRISPONDENZA DI DUE INFELICI AMANTI E LORO TRAGICA FINE
18... 10 agosto, ore 6 pomer.
Se basta un cuor schietto ed uno spirito giusto per essere amato, io mi lusingo che ella non saprà sdegnare l'offerta che io le faccio di tutto il mio affetto. Si..., C..., si degni di continuarmi qualche benigno sguardo ed un po' di benevolenza ed io sarò sempre tanto felice.
23 settembre, ore 11 pomer.
Mia sposa... la mia sciagura è giunta al colmo. 11 solo conforto che mi rimaneva, quello cioè del tuo cuore, barbaramente mi si toglie. A me non è possibile di cessare d'amarti... Prima perderà la sua luce il sole ch'io manchi a' miei giuramenti. C..., da te mi scacci? Ebbene... no, non ti crucciare della mia risoluzione : conosco essere il congedo che mi dai suggeritoti dalle belle virtù che a me tanto ti resero cara; io ti sono causa di molli guai, lo comprendo... Si..., ho deciso di partire domenica prossima per l'Africa con non altra compagnia se non con quella della tua soave immagine, che chiara mi sta nella mente, e del mio profondissimo dolore. Se qualche volta ti degnerai ricordati di me, sii generosa di un benigno sguar-