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Inventori e industriali

Samuele Smiles (versione di Gustavo Strafforello)
Barbera Editore Firenze, 1885, pagine 372

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Capitolo Pkimo.
   FI NE A PETT:
   PRINCIPI! DELLA. COSTRUZIONE NAVALE INGLESE.
   « Un' isoletta nell' Oceano Settentrionale, con nna costa rocciosa, un clima aspro ed un suolo appena appena fecondo ; questo fu il patrimonio materiale che pervenne alla razza inglese; eredità che sarebbe stata dì ben poco valore, se fosse mancata l'iuestimabil dote morale che l'accompa-guava. Sì; dai Celti, Sassoni, Danesi, Normanni, da qualcuno di essi o da tutti, discese, con la nazionalità inglese, un talismano dio creò sole, abbondanza, imperio o fama. L'aìre che ci trasmisero, la vis «azionalo, ecco ciò che reso l'antica An-glelandia un' eredità gloriosa. Di questo abbiamo avuto una porzione maggiore di quella dei nostri fratelli, buona misura, riboccante. Mediante questo la nostra isola madre stoso le sue braccia finché arricchirono il globo della terra......L'Inghilterra, senza la sua energia ed il suo spirito intraprendente, che sarebbe ella in Europa? » (Blachcood's Edinburgh Maga-line, 1870.)
   In imo dei pochi ricordi della vita di sir Isacco Newton, eh' egli lasciò per altrui benefizio, occorre il seguente pensiero :
   < Par certo che gli abitanti di questo mondo sieno di corta data, visto che tutte lo arti, come le lettere, le navi, la stampa, l'ago, ec., furono scoperte entro la memoria dell' istoria. >
   Se ciò era vero a'tempi del Newton, quanto più vero ai nostri ! La più parte delle invenzioni che hanno
   Suilks. — Biografie. 1