350 ASTRONOMI T STUDIOSI D'UMIL CONDIZIONE, [cap. XII.]
« Esso pone la mira al firmamento, ove impera il sole nella sua reggia d' oro ; e la pallida luna co' suoi raggi argentei mena carole, la notte.
» Cou occhio d'aquila trascorre il cielo, passaudo a rassegna le miriadi de' suoi astri, e recandoci i loro cantici.
• Esso t-ien dietro alle stelle nelle lor danze eterne ed alle vaste processioni dei mondi schierati come in linea di battaglia.
ì Esso ama seguitare e rintracciare tutte le cose create ; e non teme mai di penetrare nei cupi abissi dello spazio. »
La seconda poesia è la Cometa: < Una leggiadra fanciulla vestita di luce stellare sbocca dallo spazio al comando di Giove ; con volto sconvolto e lunghe chiome scarmigliate essa piglia la corsa vertiginosa, senza por mente agli eserciti luminosi del cielo eh' essa dileggia tutti, tranne suo padre, il sole, il cui potente influsso governa il suo corso sfrenato. >
Si può anche aggiungere la traduzione seguente, la quale mostra che il bardo non è privo di spirito. Uh suo compagno di lavoro lo stuzzicò un giorno a comporre qualche verso ; e Giovanni Jones, fattegli con aria indifferente alcune domande, si accertò eh' egli era stato sarto in addietro. Per conseguenza scrisse il seguente epigramma che venne in luce nella settimana seguente in un giornale locale :
Ad un quondam sarto, ora contator di lavagne. « Addio ora al refe e all' ago, io vo' arricchir con le lavagne; non maneggerò mai più la forbice, e, invece di farne, ordinerò calzoni !1 »
La parlata bilingue è la grande difficoltà di educazione nel paese di Galles. Per addentrarsi nella let-
1 Veramente in qnest' epigramma non sappiamo rintracciare lo spirito che vi trova il signor Smiles ; ma l'orse vi sarà.... nell'originale gallese. — (Trad.)