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Io brigante

Carmine Crocco Donatelli
Tipografia G. Grieco, 1903, pagine 98

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   zioni, i morti di truppa se li conteranno loro. Cosa faremo dei prigionieri? Se attaccati saremo costretti a fuggire, chi è vivo ha per dovere, prima della fuga, uccidere quanti più ne può, almeno i morti non parleranno; all'opposto se non saremo oltre molestati, domanderò il cambio di essi coll'unico nostro.
   «Voi Giovanni, Giuseppe e Agostino Schiavone montate tosto a cavallo, andate da Beppe Ninco-Nanco, fate riunire il personale, lasciate solo venti persone colà imboscate agli ordini di Andreotto e coli'incarico di custodire la posizione da quel lato. Il resto del personale trarrete con voi occupando la collina della Caprareccia di Mezzanotte.
   Colà giunti farete uscire una pattuglia di venti persone coll'or-dine di perlustrare le colline di Cartoffo, la strada ed il vallone della masseria. Qualora il Comandante piemontese mandasse da voi uno de' suoi battaglioni, è vostro compito non impegnarvi a fondo, anzi dovrete, con fuoco in ritirata, attrarlo sotto il tiro dei nostri. I cavalieri si spingeranno verso la bicocca cercando di tener occupato il battaglione di bersaglieri. Al resto penserò io».
   Nel mentre io facevo ai compagni un tal ragionamento, la truppa evidentemente stanca, era stata messa in riposo. Gli ufficiali riuniti a gran rapporto, con le carte topografiche alla mano, udimmo il segnale dell'attenti, e, formata in colonna, la truppa avanzò verso di noi.
   Eccoli! esclamai io, eccoli che si avanzano contro la nostra posizione coll'intento di fucilarci tutti quanti, coraggio adunque fratelli, facciamo loro vedere che noi pastorelli sappiamo riceverli bene e siamo pronti a scannarli, come sappiamo scannare i capretti. Coraggio adunque io sono con voi; se dovessimo sloggiare da qui, sarò sempre io l'ultimo ad uscire».
   L'attacco fu iniziato da un battaglione di guardia mobile rinforzato da un battaglione di guardia nazionale. Dopo un fuoco nutritissimo la guardia mobile mosse all'assalto, accolta da un fuoco micidiale, fatto dai miei uomini appostati alla palafitta. Sconcertato da una resistenza non prevista quel battaglione si arrestò, e, scosso dalle numerose perdite, volse le spalle.
   Ma a rinforzo immediato giunse il bravo battaglione del 62° fanteria; questo battaglione composto in maggior parte di pie-
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