Dopo lunghe trattative e convenzioni verbali sull'uso della forza, sull'ordinamento del comando, sulla mercede giornaliera, mi unii colla banda al generale spagnuolo, e con lui iniziai nuove gesta brigantesche, sotto la tutela però di movimento politico.
Quale sia stato l'itinerario stabilito dal Borjés nel suo piano d'invasione della Basilicata, ora io non rammento con esattezza, egli aveva precisato essere sua intenzione assoggettare i centri minori, dar loro nuovi ordinamenti di governo, arruolare reclute, armi e cavalli e poscia gettarsi sulla città capoluogo di provincia, ove comitati segreti lavoravano a preparare armi ed armati pronti ad insorgere quando noi avremmo attaccato.
Da Lagopesole, di boscaglia in boscaglia con marce lunghe e forzate eseguite quasi sempre di notte per strade mulattiere e sentieri quasi impraticabili, noi raggiungemmo alle sponde del Basento, raccogliendo per via numerose reclute.
Primo paese di attacco fu Trivigno. Il 2 novembre dal bivacco del bosco di Brindisi della Montagna avanzammo pel bosco di Trivigno e la sera del 3 sull'imbrunire discendemmo sul paese prendendo posizione di attacco, ammassati al coperto da un'antica chiesetta in rovina, e propriamente nel punto detto Calvario, che dista dal paese a circa 200 metri.
La guardia nazionale, un centinaio di militi, avuta notizia del nostro avanzare, era corsa arditamente alle armi e, non consapevole delle nostre forze, avanzò fuori paese per affrontarci.
Accolti a fucilate da' miei, i militi presero posizione rispondendo tosto al nostro fuoco, ma per il loro scarso numero e per la disagevole condizione loro di fronte ai nostri appiattamenti, dovettero in breve ritirarsi.
Rientrati in paese, si asserragliarono nelle prime case in modo da poterci battere al momento del nostro ingresso e con un nutrito fuoco fatto dalle finestre e dai tetti, obbligarci alla ritirata.
Ma io non ero tanto ingenuo da farmi cogliere al laccio; ordinai ad una centuria d'avanzare sulla strada al coperto, sostando a conveniente distanza per aprire un vivo fuoco, mentre diversi plotoni per direzioni opposte dovevano tentare l'entrata in paese per prendere alle spalle i difensori.
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