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Io brigante

Carmine Crocco Donatelli
Tipografia G. Grieco, 1903, pagine 98

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   stanchi di un'inerzia e di un rigorismo contrario alle loro abitudini di vita sciolta; passando rispettosi presso centri abitati avevano mal rassegnati, visto sfumare le speranze di ricco bottino, di desiati piaceri, compenso meritato alle lunghe fatiche, ond'io a stento ero riuscito a trattenerli dal compiere atti di ribellione; se avessi cercato risparmiare Trivigno, la mia masnada, già malcontenta, si sarebbe forse ribellata anche contro di me.
   Il giorno 5 novembre la mia banda occupò senza colpo ferire il piccolo villaggio di Calciano sulla destra del fiume Basento ove si moltiplicarono gli atti brutali senza riguardo a persone e cose.
   M'imbatto sulla pubblica via in una donna barbaramente trucidata e vedo tutto all'intorno innalzarsi un denso fumo, sono i miserabili casolari di quei coloni posti a fuoco dopo il saccheggio. Il paese è povero, ciò non pertanto impongo qualche piccola taglia e raccolgo denari.
   Da Calciano la colonna marciò su Garaguso altro piccolo gruppo di case sulla sinistra del torrente Salandrella. A mezza via fummo ricevuti dal parroco, che ci benedì implorando pietà e protezione pe' suoi fedeli. Il paese è risparmiato, succedono piccoli disordini causa l'efferatezza di qualcuno de' miei, ma poca cosa però di fronte alle stragi di Trivigno ed alle distruzioni di Calciano.
   Il mattino dopo l'occupazione di Garaguso si attacca Salan-
   dra.
   Il paese è asseragliato; la guardia mobile e la guardia nazionale forti di 200 fucili hanno occupato il castello feudale e dall'alto della piccola rocca fanno una resistenza validissima. Abbiamo dalla nostra qualche morto e diversi feriti, tra i quali il mio servo, persona fidatissima; ma il popolino è ostile ai signori e dall'interno del chiuso paese mormora e minaccia. Ci viene aperto il passaggio e noi avanziamo in città distruggendo e devastando. I difensori del castello sono nostri prigionieri, qualcuno è malmenato, qualche altro ucciso, i più sono salvi. Il saccheggio e l'incendio durano tutta la notte; i morti sono parecchi, qualcuno è trovato carbonizzato tra le fumanti macerie.
   Lasciata Salandra avanzammo su Craco ove incontrammo a
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