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Io brigante

Carmine Crocco Donatelli
Tipografia G. Grieco, 1903, pagine 98

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   prefazione... io la sciolgo da ogni vincolo di riguardi verso di pie. Nè io posso andare sotto censura, poiché i fatti da me scritti sono riportati negli atti giudiziari, chi si crede fraudato ricorra a sue spese ai processi e sarà persuaso se io mento per millanteria, ch'anzi per vergogna mi mantengo spesso in un prudente riserbo.
   Quello che mi sta a cuore il far conoscere, si è che e io agii sotto l'impulso d'una forza maggiore, e che se gli uomini non mi avessero bersagliato sarei non dico un personaggio, ma un onesto pastore o contadino, un po' vivo e pronto di mano, magari un po' prepotente ma onesto.
   Ripeto che tutto quanto ho scritto è l'espressione della verità pura e semplice.
   La storia della mia povera madre Ella può chiarirla nel manicomio di Aversa dove la poveretta finì miseramente i suoi giorni; per quella della mia famiglia può scrivere a Rionero ove si troveranno non pochi superstiti che ricorderanno mio padre, D. Vincenzo C..., mia sorella Rosina, la mezzana Rosa, D. Pep-pino C... da me ucciso.
   Relativamente ai fatti del brigantaggio, io non ho esagerato mai, del resto rovistando negli archivi dei comuni da me devastati si troverà scritto di me più di quanto io abbia ora detto scrivendo.
   Lo scontro di Toppacivita da me minutamente e dissusamen-te descritto, siccome quello meglio ricordato per la vittoria avuta, potrà essere confermato dal proprietario stesso del bosco, il signor Filippo Decillo di San Fele, che mi auguro sia ancora al mondo, per quanto nulla abbia mai avuto a che fare con lui.
   Nel fatto d'armi al Molino dell'Aciniello presso Stigliano, pure da me ricordato con minuti particolari. Ella potrà scrivere al signor Michele Del Monte od ai suoi eredi, in caso di morte, ed avrà a chiare note quanto colà successe il giorno 19 novembre 1861.
   Per tutto il periodo in cui agii di conserva con Borjés, vi devono esistere memorie storiche perché lo spagnuolo prendeva continuamente appunti che spediva al suo comandante in Ispa-gna.
   Col diminuire del brigantaggio cessarono le grandi imprese,
   ini