Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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degli avvertimenti) «li tutto ciò che di più notabile in impuzio 11011 breve di tempo occorreva al legato di osservare e scrutinare. Dir si potrebbe per tanto, se permesso è il paragone, appartenere le Relazioni alle gigantesche scuole di Michelangelo, di Tiziano e di Tintoretto, (piando per lo contrario i dispacci, periodicamente scritti alla partenza di ogni corriere, e minutamente riferendo le circostanze dei latti del giorno*, appartener potrebbero, continuando il paragone, alle più modeste ed iugenue scuole dei Renibrandt, dei Yan Dyck. e meglio di altri Fiamminghi.
Molte Relazioni, in originale od 111 copia, non diilicil-mente si trovano pure in qualche biblioteca, o in alcuna cospicua raccolta ; non così li dispacci che, in numero stragrande, e tutti autografi, si rinvengono in questo solo i. r Archivio generale, formando per ciò una delle più preziose parti della immensa sua suppellettile di pubbliche scritture, che il senno e la liberalità dell' imperante Francesco Giuseppe primo serbata volle, non ha guari, a Yenezia. Chi scrisse di ruberie vandaliche abbialo per inteso. Or, da nissuno, o da ben pochi (e fra questi pochi, a grande vergogna nostra, annoverar si devono specialmente due stranieri, ne" tempi andati 1 illustre Ranke, oggidì 1 infaticabile Kavdon Rrovn) è stalo ancora esplorato questo assai interessante campo dei rapporti della veneta repubblica colle altre nazioni ; campo vastissimo ed ubertosissimo in cui, forse più clic altrove, essa repubblica per politici accorgimenti veramente sovraneggia, soperchia tutti, in grandezza si alza e in maraviglioso modo risplende. Sarebbe quindi ormai tempo, e desiderabile, che a queslo più ricco e nobile campo gli eruditi nostri si rivolgessero, senza perdersi davvantaggio nell investigare, sebben con lode somma
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