Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      eterno compianto, eran ormai del tulio sparite, scienze, Iutiere, arti belle, scuole, accademie in ammirabit modo germogliavano, prosperavano, specialmente incominciando la filosofia a tentar novelle vie per iscoprire e conoscere, finalmente, la nalura.
      Se però i filosofi, dimenticato quasi Platone, e meglio voltisi ad Aristotele, odiando il barbaro metodo di valersi delle viete versioni di quel filosofo, e sdegnando di seguire i delirii e le follie degli arabi commentatori, arditissimi attendevano a richiamar ogni cosa ad esame, e a spezzar quelle catene che slrelli ci tericano sollo il giogo delle auliche scuole, lusingandosi per tal maniera di giugnere allo scoprimento del vero, il frullo di quella soverchia temerità altro allora non fu che di cadere in errori più gravi di quelli da cui essi slessi cercavano di fuggire. E per ciò Pomponacio scriveva, sol dalla politica essere sialo introdotto il dogma della immortalila dell'anima, essere i miracoli effetti d'immaginazione, non estendersi la Provvidenza divina alle cose caduche di questo mondo, non voler Dio la felicità eterna di tulli gli uomini, ma quella sola di' è propria dello stalo di nalura ; e Girolamo Cardano, personaggio di assai dubbiosa, o di ninna credenza, spargendo andava, che H anima di tulli gli uomini era una sola, e comune anche alle bestie, penetrando negli uomini e riempiendoli di sè stessa, onde si producono gli alti umani, solo cignendo e avviluppando il corpo delle seconde, talché rimangon esse di lanlo inferiori a'primi. Abbenchò nelle scritture di Giordano limilo risplender veggansi lampi «l1 ingegno, e di leggieri si conosca, che s' egli avesse voltilo por freno a una sregolata fantasia pollilo avrebbe ottener seggio, e distinto, Ira' filosofi piti illusili, ed essere annoveralo tra i benemeriti ristoratori della filosofia, pur nello Spaccio de,Ufi bt'slia trionfai)le, in cui traila di morale filosofia, siccome noni si appalesa che a sciolta briglia correva, e the altra regola non aveva alla propri* credenza che il solo capriccio, andando poi ad infarcire la sua


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Primo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1855 pagine 382

   

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