Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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ile'lapislazzoli le creste dei munii della Sabina, mentre la base e i fianchi loro stanno allogati in un vapore di tinta violetta, o vermiglia. In quell' ora alcune belle nuvole, spinte dal venticello della sera, trascorrono pel cielo a guisa di carri leggieri, e in quell" ora par quasi, che l'antica Roma steso abbia sotto gli ultimi passi del dio del giorno tutta la porpora dei suoi consoli e de' suoi imperatori.
Tulfata adunque Italia nel dolciume degì' idilii, delle anacreontiche, delle egloghe, dei servenlesi, dei madrigali e per ciò tuttodì stando a crocchio soavemente colle Parnassidi. le Eliconidi, le Pindarici, le Pimpleidi, le Caslalie e le Ippocreni-di, surgeano intanto dalla Germania, dagìi Svizzeri, dalla Francia, dalla Pioemia e dalla Polonia nemici, e potenti, a combattere la Chiesa di Dio, a scuotere il giogo della sedia apostolica, a ridestare antichi errori e a divulgarne di nuovi. Partita da Marlin Lutero 1' alzata della bandiera, gii tenea dietro una schiera innumerabile di novatori, chi devoti o lui, chi emuli e nemici, ad ogni modo concordi tutti nel fine. Minacciata anche l'Italia da tanta tempesta, non avea allor essa mezzi da schermirsene degnamente, avvegnaché la teologia scolastica eli' era stata saviamente adoperata a ridurre (piasi ad un sistema le verità della catlolica religione, era caduta dalla sua prima lodevole instituzione; a un raziocinio giusto e preciso erano succedute fredde ed inutili speculazioni, mille vocaboli barbari e strani 1' aveano sfigurata e resa inintelligibile a quegli stessi che n' erano maestri., 1' erudizione sacra, la profana, la cognizione delle lingue, la erilica e la eleganza erano siale bandite dalla teologia scolastica siccome cose indegne del santuario, perchè si credeva, che alla veneranda o-scurilà dei misteri dovesse andar congiunta la oscurila o. piuttosto, la rozzezza dello stile, e l'inviluppo di un mal digerito sermone. Per lo centrano i nemici che si avanzavano e-rano uomaccioni, non sol dolali d" ingegno acutissimo, ma profondi nella conoscenza delle lingue greca ed ebraica, in
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