Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      era abbandonalo in gioventù, attorniato trovavasi da grossa truppa di cotesti banditi. Sregolato nelle abitudini di valore brillaute, popolare, attivo., spedilo, e sembrando ad Alfonso tutt* i governi odiosi, tuli' i sovrani spregevoli, ed i popoli., abbandonali a' vizii e alla mollezza, non meritevoli di alcuna pietà, si rendea caro a quella canaglia, imperciocché le qualità di lui eran proprio fatte per piecerle. Tulli gli assassini pertanto della Toscana, della Romagna^ della Marca e del Patrimonio di san Pietro sollecitamente ed in folla si raccolsero sotto i suoi stendardi per disseminare ovunque il terrore, la disolazione. Ma Piccolomini, italiano indegno e veramente fellone, provvisionato, forse, con grande usura da una corona straniera, non si valeva di quelle arti iniquissime e di que'vili assassini, che perchè la corona straniera possibilmente divenir dovesse signora di tutta Italia, gagliardamente però a quelle malvagie trame molti generosi principi d! Italia opponendosi, e più di tutti una insigne repubblica (1), siccome era la veneta, la quale poij due secoli appresso, non sapeva, uè poteva più fare altrettanto, perchè già ammollili erano gli animi^ e mancavano gli uomini loi ti per sostenere gli ordini buoni, e le molle del vecchio edificio politico perduta aveano lutta la elasticità loro, e 1' edificio slesso rimasto era pressoché senza puntello Italiani, italiani, e specialmente giovani italiani, procedete accorti, nè, per l'onestà vostra e per la carità vera della patria, affidatevi di coloro che rassembrassero al Piccolomini, e ai banditi del Piccolomini.
      A questo spirito di assoluta e sbrigliata independenza, di direnata cupidigia, e a quello pure di una sensualità animalesca, In Ilo proprio del secolo, contrapponeva però la Provvidenza nella semplicità dei costumi, e ueU' ardor della fède
      (I) Veggasi volume II, libro I, § Vili, ili questa opera. Meriterebbero <Stendhal nelle sue ¦Chroniijues Italiennes. e particolarmente nei-I Abbisse tir Castro.


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Primo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1855 pagine 382

   

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