Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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le riforma perchè nella carità raffreddata, nella fede illanguidita, nella disciplina scaduta vi era bisogno realmente dì riforma. « Dal Concilio Tridentino adunque si debbe riconosce-» re, che i costumi de' cherici siansi migliorati, c rimossi dalla » scena del mondo gli scandali di coloro che colla iuorigera-» tezza il devono edificare. La religiosa assemblea asseverò gli » antichi dogmi già consentili da tutte le generazioni caltoli-» che insin dai tempi degli apostoli, emendò gli abusi, e cor-» resse i costumi che gli allri concilii non fecero, potendosi a » giusto titolo affermare, che se non potè fare che i proleslan-» li diventassero cattolici, impedì almeno, che i cattolici di-» ventassero protestanti (1) ». Finalmente, san Carlo Borromeo, il più caldo promotore e il più solerte attuatore dei canoni ordinali dal detto concilio, specialmente nella parie della disciplina e dei costumi de' cherici. insegnò coli' autorità del carattere episcopale, e con una maravigliosa santità di vita come si debbano nella Chiesa promuovere le vere c salutari ri foiine.
Se non che da queste istorie si vedrà facilmente come il secolo decimosesto, ancorché sia stato appellato il secolo d'oro delle lettere, c conosciuto e ammirato come il secolo di Leon decimo, allro non fu veramente, come dFilangeri « che se 1 lumi sparsi dal » filosofò non sono utili pel suo secolo e per la sua patria, Io » saranno sicuramente per un allro secolo c per un allro pae-» se. Cittadino di tult' i luoghi, contemporaneo di tutte le età, »» l'universo è la sua patria, la terra è la scuola.. i suoi po-» steri sono ì suoi discepoli »
(I) Botta: Storia d'Italia. Libro XI
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