Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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eureria la Serenità Vostra ogni \o!ta più, die Sua Signoria (aria sempre bon cilicio, sì conio io da questo canto medesimamente mi sforzava di farlo in ogni tempo buono, raddolcendo tutte quelle cose die potessero lenir quaiclie poco di amarezza, portando cosi il beneficio di questa sede, ci della patria mia, congionte insieme tanto d'interesse, clic il ben et il mal dell'una conveniva esser comune nlfaUra. Mi rispose, ch'esso sapea mollo bene quanto importasse il rappresentar la cosa ad un modo, et quanto od un altro, et che conoscendo quanlo fosse utile à questa Santa Sede la unione colla Serenità Vostra, splendor et gloria d'Italia, faria sempre bonissimi offici!. Discorsi poi con Sui sopra i tre carichi che Sua Santità mi haveva dello da darli, et quanto alia riforma de Preti, dissi, che >a Serenità Vostra haveva sempre desideralo, et IntSa-via desiderava, che «vivessero bene' ma che questo era proprio carico, per quel che credeva, del Patriarca, il qual per aver la islessa bona mente*, volentieri accollava il consiglio et aiuto di Sua Signoria. A che essa rispose, che non dubitava di non esser col Patriarca d'accordo. Quanto alla Inquisitici! dissi, che troverebbe la Serenità Vostra et tutti quei Signori Illustrissimi pronti a prestargli ogni agiuto^et favor, ma che le dava questa bona nova, che troverebbe, che in quei Dominio si vive più religiosamente et catlioìicameule che forse in qual si voglia altra parlo, et eh' io non sapeva dove più si frequentassero le chiese, el li divini offidi, che in quella città. Di che rimase alquanto sopra di se, forse per l'informalion havuta innanzi per il contrario, ben che dicesse d'intenderlo volentieri. Quanlo poi alle Monache dissi, che la Serenità Vostra ne era da se lauto sollecita per conservarle con quella religion et riguardo che si deve, che a luì non restaria clic operar in questo fallo, el conoscerla che ogni cura clic ne prendesse saria superflua, di che mi parve che restasse molto satisfallo, et dopo alquante allre parole di officio si parlile, con grandissima dilficultà comportando che io lo accompagnassi fin alla
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