Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      8onacciato ili procederli conlra per la inquisilione, et si hebbc gran difficullà a ottener da Sua Santità un salvo condotto, se ben portava fede di esser catliolico, onde alla fine l'Imperalor ha voluto, che la causa si levi di Roma, el che sia trattata in Augusta, dove è F habitation del Focaro, il quale per esser reo, secondo la disposition delle leggi, non può esser chiamato fuor di casa, nè giudicato da altro giudice che dall'ordinario suo, et l'impcralor ha scritto una lettera a Sua Santità piena di querele, accusando il proceder di questa città di ingiustitia, d'avaritia et di superchiaria, et allegando molti disordini clic sono seguiti in questo caso et lassandosi intender chiaramente, che vuole, che sia giudicato in Germania, et intendo anello, che sua Maestà Cesarea ha scritto una lettera al Collegio de Cardinali dandoli conto di questo fatto, et escusaudosi se pei' le ingiustitie, che sono fatte alli sudditi dell'impero, è convenuto venire a questa ressolutione, et questa lettera non è au-chora stata presentata perchè si tratta col Ponlifice che si contenti, che la causa sia levata di qua, et giudicata in Germania, et Sua Santità non può patire, che li sudditi della Chiesa radino a litigar in altri paesi per cose seguite in una terra della Chiesa, et tanto più quanto che in Roma per antico instiluto si può convenire ogn'uno come in patria comune, et far troppo grave affronto all'autorità del Papa, che una causa principiata qua si giudichi in Germania, et si và cercando di accomodar questi disordini, ma non si sa anchora trovar il modo
      è Alli 28
      XXXIV. Io penso dessero hormai troppo tedioso a tutti aig-mìaro scrivendo per ogni spazzo (I) qualche cosa del signor duca di Fiorenza (2). Ma in effetto si sente ogni giorno qualche novità, et è sparsa ultimamente una voce, che non solamente sera coronato da Sua Santità col titillo di Gran Duca, ma che serà anco dichiarilo Re ; la qual cosa, se bene 11011 posso credere,
      (1) Dispaccio.
      (2) Cosimo de' Medici, detto ìt Grande, figlio di Giovarmi, nato noti' ti giugno l!il9, morie nel 21 aprile 1571


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Primo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1855 pagine 382

   

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