Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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con grande bestialità; è stalo condannato alla inorle, che se li darà uno di questi giorni. Il giorno, la Chiesa, la Città, et l'atto sceleslissimo hanno dato che ragionare assai; onde ni' è parso debito mio, che anche la Serenità Vostra con questa mia lettera lo intenda. Aiti 5 Queir heretico inglese, che fece quella scelerità, che
'lisi scrissi, nella Chiesa di san Pietro è stato abbrugialo vivo con haverscli dati molti colpi di fuoco nel corpo con force accese, mentre ehc lo coudncevano al palibulo, nel quale è stato con tanta fermezza che ha dato che ragionare assai aiiì5i»ì XIII. Ha fatto Sua Santità condurre questa settimana neldeeemhrs
issi nionasterio di santa Cecilia dal suo barisello molto ben accompagnata quella gentildonna delli Coramboni (sic), che subito dopo la morte del marito già nepote del cardinal Mont' allo (f) che fu incognitamente amazzalo, s'era messa a vivere sotto nome di moglie con il signor Paolo Giordano Orsino, havendo prima fatto 1111 mandato penale al dello signore che la mandasse fuori di casa sua. La qual eseculione è stata fatta nella casa propria della detta Madona, et non in quella del signor Paolo, ma con tanlo concorso di strepilo et di gente che ha dato che discorrere assai per la qualità della persona eh' è tocca, Esso signor Paolo se ne è andato a Bracciano ca^ stello del stato suo, pieno per quanto si comprende di pensieri ci d' alilillione. ai 1 i 26 XIV. E capitala qui già alcune settimane una donna
' i&lif ° vecchia, nativa di certo picciol Inoco del Regno di Napoli per occasione come si dice di parlare con Sua Santità sopra alcuni fui uri accidenti, che con spirito di profelia si divulga che essa
(1) Francesco Peretti, nipote del cardinale di Montalto, indi Sisto Pipa V, ucciso da Paolo Giordano Orsino, uccisore di donna Isabella de' Medil i sua moglie. Volendo 1' Orsino sposare la donna di cui aveva ucciso il inarilo, (ed era Vittoria \corambona) Papa Gregorio, dietro interposizione del cardinale ilo" Medici, il quale non poteva comportare che un suo cognato con tal matrimonio lo splendore della sua famiglia annebbiasse, ne faceva divieto all' Orsini
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