Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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ri, che non si vedeva come Sua Siguoria illustrissima potesse con honor suo patire un lanto aggravio, pregiudicando il Gran Duca al diritto, eh' ha sopra quel Ducalo cosi luì, come don Pietro suo fratello, consigliandolo, più presto che patirlo, di ricercar il re dì Spagna a tener un buon presidio di Spagnoli in Porlohercule (f) per tutti li casi che potessero occorrer; ma il cardinale rispose, che lui non poteva se non restar grandemente sodisfatto del Gran Duca, il quale haveva detto che voleva, che il suo dritto, et quello di don Pietro fossero sempre salvi, et eh' haveva havuto ogni sodisfatene ; non negando però, nè affermando, eli5 il Gran Duca non havesse nominato per figliuolo legittimo il Principe di Capestrano. El di più disse, eh' haveva havulo commissione da lui di fare alcuna compreda nel Regno di Napoli de alcuni feudi, et eh' haveva havuto licenlia dal re di poterne comprar quanli et quali li piacesse, senza il particolar assenso regn>, che Si ricerca ordinariamente, investendone chi più li piacerà; et di poi la morie del primo investito potesse anco andare in tutti li drscendenti legittimi de casa de Modici, cioè don Pietro, Cardinale et altri. Li quali Slati nel regno serviranno al Gran Duca, tanto per far grande il figliuolo per quella via, quanto per dar qualche ricompensa el sodisfattone a don Pietro, quando avesse animo di dar il ducato al figliuolo.
1124 XX. Il Pontefice, nella fine delli negotii, volendomi licen-
1584! ziar mi dimandò Irieri che cosa era seguito del Padre predicato!1 di san Francesco (2) ; all' hora feci legger a Sua Santità la medesima lettera delle Eccellente Vostre illustrissime (o), parendomi così bene espresso et giustificato il fallo, che non sì poteva meglio esprimere. Sua Santità, scodando la testa
(t) Porto Ercole, città del Granducato di Toscana, dodici leghe al N. E. di Civitavecchia.
(2) Detto della Vigna, chiesa di Minori Osservanti in Venezia.
(5) 15 quella che trovasi qui appresso. Avverici che questo dispaccio è diretto ai capi ilei Consiglio dei Dieci in risposta appunto alla lor lettera.
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