Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      Mi disse la Sanlilà Sua. clic riueUi signori anderiano a lii
      ' 1 " aprii Rveder lolla Italia innanzi il loro partire, el [larlicolarinenle Ve- iss5. nelia, el eli' era ben honorai li et farli rarezze essendo piante novelle (I). Vivono lullavis nella casa de padri Gesuiti con pochissima servili! ; li padri li fanno le spese con denari però del Pontefice. In luoco di vino bevono acqua calda, lahnenle che con mollo pochi denari se li fa le spese. Li ha mandalo il Papa panni di seta da vestirsi, et mille scudi d' oro da spendere, in quello che pili lor piace. Si sono vosi il < con veste lunghe Homane con passamani d' oro all' intorno, che pareno boia lauti dottori bolognesi; vanno visitando li cardinali co "I interprete, et viene dello che sono giovani di buon ingegno el virinosi. Io 11011 li ho ancora visitali, ma li visiterò un giorno della settimana ventura.
      XXIII. II Papa hoggi alle XXI bora è passalo di questa x a miglior vita, soffocato da un calarro il quale li diede trava- IVsr.. ' glio dominica di notte, el con tulio ciò volse intervenire al concistoro lunedi, di modo che la nolle si senti maggiormente aggravalo, el se bene poi migliorò, et che questa nolle passala non sia sialo tanto male, niente di meno hoggi dopo di-snare soprapreso maggiormente da esso catarro si è soffocalo; clic il Signor Dio babbi 1' anima sua in pace. L'Ainbasciator di Spagna hor bora va a palazzo ad offerire le forzo del suo re per sicurtà del Collegio et per la libera eletlione del novo Pontefice. Mi ha mandalo a dire se io ancora voglio andare a far il medesimo in sua compagnia; T ho ringralialo, el rispostoli, clic nnderò poi, essendo bora occupalo in scrivere.
      Mercore espedii il corriere alla Serenità Vostra con la **I-
      aprilenova della morie del Pontefice, il quale si può dire che sia ìr>sa. morto ali unproviso, perchè un'bora innanzi la sua morte li
      to il chiarissimo Gallieciolli, valendosi dei MMT. SS. Svajer, dire a p. 258, T II, delle sue VIletnorie Venete antiche, profane ed ewhsiustiehe, cioè, che i Giapponesi « erano creduti Gesuiti. »
      (1) Veggasi ,\ota L sull' accoglimento fallo loro a Venezia


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Primo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1855 pagine 382

   

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