Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      questa cosa di nettare il Stato Ecclesiastico infinitamente. Ha fatto professione el la fa tuttavia di operare più con il buono ordine, che non ha fatto qualche altro Pontefice con 1' anni, et perchè le pare che le cose le succedano bene ìu questo principio se ne gloria grandemente. Et però li principi suoi vicini, che aiutano e favoriscono questa sua intenlione, sono laudati e stimati grandemente da lei ; il medesimo fà con li Minisi) i suoi, laudando quelli che li mandano spesso leste de bandili, et dolendosi di quelli che non lo fauno, si come ha ultimamente fatto col cardinale Farnese, che però ha convenuto mandar qui il suo segretario per iscusarsi, el di poi Sua Signoria illustrissima ha cominciato lei ancora a mandare delle teste de banditi. a 7 XXVII. Limi venne nova qui che el conte Giovanni de Pe-
      ìfl's" l'oli di ordine del Papa era slato fatto strangolare in pregione dall'illustrissimo legato di Bologna, hamulogli dato tre sole bore di tempo per confessarsi, el per disponer delle cose sue. II Papa è devenuio a questa risolutione perchè il Conle Giovanni è stalo sempre costantissimo ili dire, che Sua Santità non havea autorità di comandarli per conto di quel suo castello che tiene per feudo Imperiale, el mentre era in pregione ha scritto in una lettera eli'è stata intercetta, che presto sperava di uscire dalle mani di questi preli tiranni, et chi dice anco, che la lettera diceva di questo frale tiranno. Li beni sono slati confiscali tulli, che sono per 1> importanza di piu de 1G"' ducali d'cnlrata, et gran quantità di denari contanti, et si crede anco, che sarà spianato que! suo castello, pretendendo la Chiesa che non sia feudo Imperiale come lui diceva. Questo genlilliuomo lia vivuto sempre quietissimamente, si mostrava lontano dalli romori ; dispensava ogn' anno di elemosina pili di sei mila scudi, el era amato grandemente da tulio il popolo di Bologna. Ila tre figli, ma però bastardi, li quali dimandano gralia iti quella parie di facoltà, che loro è stala lasciala per testamento : la casa Popola dimanda il resto per ragione di lìdei-


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Primo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1855 pagine 382

   

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