Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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commesso. INoii si są, in quello che si risolverą il papa. Ha-vcvano J'illustrissimo signor cardinale d' Esle, et il signor Duca di Ferrara suo fratello falli molti et efficaci ollicii a favore di questo genliģhuomo grandemente amalo da loro, et havevano liavuto anco intenlione che non sarebbe, stalo fallo morire, di modo che hauno havulo gran dispiacere di questa risolutione di Sua Santitą, et il Cardinale particolarmente resta sconsolalissimo. Questi Signori sudditi della Chiesa, per quanto si ragiona, mossi da questo esempio si allontaneranno quanto pił polrauno, vedendo questa severitą del Pontefice, el il poco rispetto che viene loro portato, ma all' incontro si crede bene, che questa severitą sia per giovare grandemente alla publiea quiete, perchč ogn'uno starą avvertilo di slare in cervello, el di vivere con modestia et con rispetto verso il suo Principe.
L'illustrissimo cardinal Canano(0 legato in Romagna 4>2s questi giorni ha scorso una graude borasca, et č in un mal 8eTff^'c concello appresso il Pontefice. Li scrisse Sua Santitą che procurasse di haver nelle mani in qualunque modo il conte Guido Calcagnino gentiihuomo principale, et cavallarizzo del signor Duca di Ferrara, et ciie havulolo lo tacesse decapitare, essendo iiilo'-uvita, cģie a Fusiguano, castello di dello conte, stasano gran numero de banditi delia Chiesa, intestando i confini, pretendendo di poterlo caslģgare, come conlrafFatlore de'suoi bandi, non solamente perchč viene ad essere suddito delia Chiesa mediatamente, essendo del signor Duca di Ferrara, ma ancora per li beni che possiede immediatamente solto la Chiesa. Mandņ il cardinale a dimandarlo, ma essendo in strada liebbe avviso et ordine dal Duca di Ferrara di rito.:iarsenc. Credo il Papa che per opera del cardinale facesse il Duca quei sto officio, i;on sapendo di aver comunicalo questo ordine ad
(I) Giuli», fcail a Ferrala nel 1o2'i di' e Kb e a poder čenipre la prete-» 'Ione dei principi (iella essa 'li Kste. Mori nel 1592.
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