Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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castello (1) una gran somma di dcnar-o. et prese in mano una polizza che havea sopra il suo tavolino,et me la 'esse, nella (piale erano scritte diverse partile di una gran somma ili denari che a tempo di esso Papa Gregorio si havevano potuto metter da parte. Biasimò il consiglio di Pio Quinto, il quale essendo senza denari era tanto vehemenle in \ oler fare la guerra aT Turchi, sospirando, e replicando più volte che le fossero state corlate le ongie, el che non potesse attendere a cosi bella occasione. Laudai il prudente pensiero della Santità Sua di non si movere 111 simil cose senza grandissimi fondamenti, non si polendo far guerra, et guerra grande, se non con gran quantità di denaro, et dissi di più, che polevimo ringraliare Nostro Signor Dio di un tanto favore, che havea fatto a tutta la Cristianità, perchè con questa rotta si venivano per molti anni ad assicurare le cose nostre, dovendosi credere, che la guerra sia per continuare più che mai in quelle parti, massimamente quando i Turchi non siano provocali dalle parti di qua.
A< is XXXll. Si deono racordare Vostre Signorie Illustrissime
Clarissìmo mio precessore qui a Roma nelia persona del quondam signor Francesco Perette nepote di Sua Santità assassinato e trucidato senza ninna sua colpa da chi vole»a più comodamente godere la signora Acorambona sua moglie (2). Di questo homieidio fu incolpato per mandante il quondam signor Paolo Giordano Orsino, che prese poi per mogiie la delta Acorambona. La madre di detto infelice signor Francesco sorella del Pontefice (3) 11011 così presto fu assonlo Sua
(1) Castel sant'Angelo, (li cui, siccome il luogo più sicuro (li lì orna, si servirono i Pontefici per custodirvi le cose più preziose, il danaro, i triregni e gli archivii.
(,) Veggansi s§ XIII e XXVI
(3) Donna Camilla, moglie di Giovanni HaUirta Mignucci di Monlalto.
(a) Anche questa leltora è direlta a' Capi del Consiglio dei X.
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