Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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Marchiuuiie <]' Agubliio di statura piecliolo. magro, barba (lì color castagno, ocelli più presto al bianco, di natura alegro et di assai parole, et il suo parlare è de Aguliio. Fu l'omero del signor Paulo Giordano.
II lidio è da iVicoaro, astato presso al signor Lodovieho Ursi-110, ma non ho ultra notitia.
Il Marcello è conosciuto, et gran piacere si farà di lui ver li in mano Li bacio le mani eli Casa il di 1G di Xmbre -I 080.
Di Vostra Eccellenti;!
AfleUnosissiaio servitoreil Goveraatorf, di Poma
WXlil. Per la morte del sig. Lodovico Orsino (I) è stala grandemente laudatala giustilia deila Serenità Vostra da tutta questa città, et il Papa medesimo F ha commendala grandemente et mi ha dotto che lei farà bene a guardarsi di condurre al suo serv ilio persone di questa qualità, delie quali non si può aspettare se non grandi inconvenienti li quali sariano tanto maggiori se seguissero nelle sue fortezze di Levante,
dove suole servirsi di questa sorte di huomini. Che non man-
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>j ehi, et dove piacerà ài™ Santità Sua » e che si trattava di ordinare al vescovo di Padova la formazione dei processo eontro « una donna ritenta 111 » Padova per striga la quale ha servito molti anni la signora Acoramhona » et si tiene che per sua mano sia stato affatturato il signor Paolo Giordano » essendo cosnei imputata anco di altre slrigarie. »
¦ (l) Morto Paolo Giordano Orsini, divenuto già marito di Vittoria Acoramhona, e stando ella in Padova., Lodovico Orsini agnato del detto Paolo Giordano, che dopo 1' uecisione di Vincenzo Vitelli (V. § XV SII) trovavasi condotto, come vedemmo, agli stipendii di Venezia, roso dalia rabbia per il maritaggio del consanguineo con Vittoria, 0 sdegnato perchè inutilmente avea tentato di sedurla, recatosi a Padova con suoi sgherri armati, privava Si vita (la notte del SS dicembre) con un colpo di siile cacciatole nel petto la bellissima e infelicissima donna. Preso 1' Orsino dalla Repubblica fu strozzato 111 carcere, come più diffusamente si può vedere nella Nota N. Anche il chiarissimo È. Cicogna nel Volume li, p. 303 e 504 delle sue Inscrizioni, ieneziaiie molto circostanziatamente ragiona su questo lacrimabile fattoA' 4 geiinaro 1Ó85. (31. V.)
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