Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      glia: Rimani aureain, quani in sigimi Passionis, el resurrectioms Jesu C, fornii Domini nostri, Domiuica, qua cantatane Luetare Jerusa-lem, singuìis aniiis Romanus Pontifex portare tonsuevit., serenità-li tuae per veti, fralrau nostrum P. Serjoviensem episcopiwi providi-tìius transmittendam. Già indicai, che anticamente per esprimene anche col colore la Passione di Cristo in questo rito della Rosa d' oro» tale metallo si tingeva con colore rosse, come ehiarsmente si deduce dalia-cibata lettera di Alessandro III, nel 11(53 (onde errò Cancellieri nella Descrizione delle Capf)e!le, pag. 250 nel dire;-c,he nel 1230 si introdusse l'uso di tingere di ros«o l'oro rifila rosa, anche.per quanto afferma Cenni, the .sotto Innocenzo II, già eransi aggiunte le qualità! esterne del fiore, tingendosi l'oro di rossi», e aspergendosi di nmschioi spiegandosene il mistero-con sermone)i Robor autem, quo aurum coloratimi est, et-suffusum, Passionem significai Redemptorlsj de quo utique scriptum est : Quis est iste qui venit de Edom linctis vestibus de Bosra? El iterimi, qitare nibruin est indiunentiiin tinnii, et vestimento tua sicut calcantium in torculari? Quanto alle spine della rosa; siccome in questa fu figurato Cristo, egli gioireipose tutte le delizie nelle spinedei palimentrr-e in quelle di cui fu coronato. Le-spine sono inoltre spiegate per simbolo del digiune, al quale succedono lé feste della risurrezione, vwa nostra felicità per l.+rompiuta redenzione, poiché nella rosa si erede adombrate-la felicità eterna.
      ' .a sagra funzione della benedizione della Rosa d'oro venne esattamente descritta dal Patrizi^ e pubblicata dal Marcello nel citato Ritmati Ecclesiastico rum-, ma Paolo Ili, rimossè" questo uso, onde non sì può dire più consagrazione ( come si disse delle rose segnate col Crisma ) coli' orazione-con cui si benedice la Rosa d'oro, ed ove pure è detto, che si unge la medesima col balsamo,-Cencio Camerario nell'Ordine Romano XII, M. 17 dice, che fu aggiunto nel secolo X1L che sopra vi si pone il muschio triturato (il quale si adopera anche nei suoi riti dalla Chiesa greca, essendo il muschio una di quelle specie, le quali compongono il sagro unguento, o Crisma; negli antichi riti dei possessi ile' Papi, vi entrava il muschio ) ed il tutto si asperge col-l'acqua benedetta, e s'incensa. Si fa uso del muschio, del balsamo e dell incenso,-mi' quali viene significato il buon odore di Cristo, che ì fedeli debbono rendere colle loro opere edificanti. Si ungeva col cri-


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Primo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1855 pagine 382

   

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