Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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romano XI, scritto prima del l 143 e quello del Cardinal Giacomo Gaetani, nipote di Bonifacio " III, e del nominato Pietro Amelio, il quale avverte, eh' era divenuto arbitrario e andò poi affatto in disuso. Pio II, nel 1438 eloquentissimo sermoneggiò sopra la rosa, (fecondo I antico costume; ma il libro Ritimnt non fa parola del sermone). Se il Papa semplicemente assisteva alla Slessa, non predicava, ma teneva sempre la rosa, fuorché quando era genuflesso in mezzo all'altare, quando si faceva f elevazione, e mentre si diewa Laetalus suiti. Nel ritornare al Palazzo Lateranense, il Papa cavalcando teneva la rosa in mano, e nel discendere la donava al Prefetto di Roma. Quando poi il Papa non interveniva, il chierica più giovine la portava sull'altare, I finita la inessa, la riportava al Papa. Pensa il p Besozzi,"che la funzione regolarmente si fecfe in detta sua Chiesa, quando i Pupi risiedevano in Roma; ma dopo eh' essi andarono in Avignone, istituite ivi le Cappelle Pontificie ossia la celebrazione ili moltissime sagre funzioni nella cappella del Palazzo Apostolico? essendosi interrotta la costumanza di recarsi alle chiese di Roma e alle stazioni, nel ritornare in Roma continuarono T uso introdotto in Avignone, e conseguentemente lasciarono di portarsi in S. Croed in Gerusalemme per la funzione della Rosa d' oro ( tranne Sisto Y, che ne aTea ristabilito 1 uso ) che sifece nella Cappella Palatina, e la benedizione nella Camera dei paramenti, come in Avignone. Nella Cappella Pontificia anticamente, oltre il paliotto e i paramenti rosacei, in questo giorno di tal colore erano le-eoltri del trono, i baldacchini, e i pernioni, ovvero di colore rosino, non che la sedia, il faldistorio e i cuscini. Inoltre rimarcai altrove, e meglio dirò poi,* che tal volta incontrandosi la quarta domenica di quaresima colla festa della SS. Annunziata, i Papi nel recarsi a celebrarla nella Chiesa di S. Maria sopra Minerva nella sagrestia, e camera dei paramenti benedirono la Rosa d' oro, e poi la portarono in Chiesa, e fecero collocare sull'Altare maggiore. Anzi noterò ancora, che Nicolò V, essendosi coronato a' IO marzo 1447 in cui ricorreva la IT Domenica di Quaresima, dopo la funzione da S. Pietro si portò con sontuosa pompa pel solenne possesso, a cavallo, e tenendo la rosa d'oro in in,ino, alla Basilica Lateranense, preceduto dalla SS. Euearistupf'/fasnm airfcam in mutili frabet PbiHffMf sinistra, dextr-ru fìopuld sr bcnerficerc Immil. Parlando Benedetto \ !V. nell'eneo-
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