Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
caso viene usala per uueliu, unzione, tanto nel Porcellini spiegandosi pel vocabolo Chrisma» come nel Du-Mortier, Etymoluyiae sacrae graeco-laliiicte, ove si definisce Chrisma, unguentimi, unctio) e benedetta coll'acqua per rammentare il buon odore di Cristo, cui devono tutti spirare, e massimamente coloro, 'i quali, addetti alla cura delle cose divine, uopo è che splendano innanzi agli altri per azioni e costumi composti a pietà ed a giustizia, acciocché cosi si risvegli nel popolo un maggiore e più intenso studio di religione. Ciò chiaramente dimostra anche il giorno stabilite alla sua dedicazione ; il quale, appressandosi le pasquali allegrezze, ci avvisa di dover affrettare la spirituale nostra risurrezione, per rallegrarci con esso d'aver felicemente ripulsata la schiavitù del peotìito. E questo il fiore del campo secondo il linguaggio profetico, e il fior delle rose ne' giorni dì primavera, cui quest aurea Rosa rappresenta. Ma di qua volge li animo al soavissimo pensiero di quella Rosa eziandio, che da Gerico mandò da principio fino al Cielo il suo odore, cioè la SS. Vergine e Madre di Dio ^!aria, la quale è protettrice e sostegno, e salutare Madre di codesta citta Questa rosa adunque, insigne per tanti misteri, e di cui i Pontefici presentar sogliono, come di un slngolar dono o i Principi più benemeriti di quest apostolica sede, o le chiesa e le città, che sono loro più care, e che anche codesta città di Venezia ha veduto impartita ai suoi Dogi Sebastiano Ziani, -Agostino Barbarigo, Sebastiano Yenier, Marino Grimani (forse il Papa gli piacque nominarlo invecadella Dogaressa sua moglie, e forse onmiise ricordare il Doge Loredano perchè effettivamente Tome impedito non potè ricevere quella di Clemente XIU, come notai di sopra ), questa rosa appunto noi concediamo con paterno affetto spodesta sagra patriarcale e cattedrale basilica, non solamente come un testimonio della nostra benevolenza, nia eziandio come un pegno dell' aiuto celeste, per cui abbiamo a rallegrarci, che codesto popolo, siccome gli pregammo da Dio nel benedir questa Rosa, sia dalla sua bontà -distinto, e dalla sua misericordia protetto. Ed acciocché queste cose abbiano più felice compimento e più pieno, /seguendo gli esempi de' nostri Predecessori, schiudiamo a questo fine i sagri tesori (ielle indulgenze, e concediamo in vigore della pienezza (lidi Apostolica podestà, plenaria indulgenza a tulli quelli, che convenevolmente immiti (mi .«agl'amenti della penilenza e dell'Fura-
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