Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      suo fin ifirfTìl'uri et ricompagnatovi anco dalli medesimi signori, che lo andarono a levar a S. Zorzì d' Alega, fu fatto sedere appresso Sua Serenità al luoco solito degli Ambasciatori, et trattato da lei come suol trattare lutti gli altri, la qual fu presentata da lui d un mazzo di ze-bellini, che furono poi venduti all' incanto dalli ufficiali alle rason veci cine ( 1 ) fuor che doi, che di ordine dell'Eccellentissimo Collegio furono mandati a donare alla Nepote di Sua Serenità Moglie del Clarissimo M.r Nicolò da Ponte Procurato!- Il terzo giorno venne il sudètto Ain-basciator a licentiarst; nell'Eccellentissimo Collegio accompagnato da doi delli Signori Savj alli Ordini, dalli quali fu anco riaccompagnato alla sua stanza, et insieme colle lettere di risposta al suo Gran Duca. Fu presentato lui, il suo segretario et l'interprete .suo di alcune catene d oro et dinari, come nella parte dell' Eccellentissimo Senato di 14 del mese presente. Heri poi essfl Ambasciatore, el Rev. Possovino partirono de qui per Padova, dove è stato scritto, et cosi a Rovigo, che debbano quelli Rettori farli spesare con tutti li suoi accomodandoli d alloggiamento, et facendoli dare dua bone, et lionorevoli Carezze, che li conducano senza alcuna spesa per tutto il Stato. Mentre sono stati qui sono stati spesati del publico dall' ufficio delle rason vecchie, el fatoli vedere le sale dell' Armi dell' Illustrissimo Consiglio di X, le gioie del Santuario, et l'Arsenale, dove li fu dato un lautis-simo Convito. Et all'Anibasciator suddetto " stato anco fatto vedere il gran Consiglio ridotto, dove e stato fatto sedere sopra il banco delli Cavallieri, et in tal giorno Sua Serenità si vestì cBn manto di seda.
      (Ccrimuniali,. Voi. l.° pag. 95 t0 /
      iXola L a i»ag. 859.
      M. 1). L \ 117 , //. ! //, Luglio
      Essendosi inteso dalle lettere del Ciprissimo Ambasciatore in lloma di \ III. giugno passato, che li signori Don Slancio Ito nepote del li. ili Fitniga Ambasciami- del l\e Francisco di Hungo, Don Mi-chiel ( ingiva iNcpote ili Don l'rotasio Ile di Ariana cugino di Don
      (1) Magistrato elio, fra le ornile altri- ili lui attribuzioni, suppliva anche alle »pue richirste tini doni latti a"prinrl,>i che l'ossero ginnH a Venezia ce-


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Primo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1855 pagine 382

   

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