Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      ili Denionj, da' quali ( per quanto si poteva comprendere, et dall effetto si comprese poi ) era causata quella horrendissima procella; et vide anco, che li tre, ehe esso haveva nella barca, facevano con le mani la croce verso di quelli, et gli comandavano in virtù di Dio, che si par-tisserope lasciassero il mare quieto.
      Si vidde in quel punto il povero vecchio in gran pericolo, perchè volendo i Demonj far resistenza, et perciò adoperando tutte le lor forze, facevano per le onde balzar la barchetta, che pareva hor che volesse salir al Cieli*.1 et hor che se ne scendesse nell abisso; ma vinti Analmente dal poter de'tre compagni, sparirono, et restò il mare quietissimo con gran stupor del pescatore, il quale voltata poscia la barchetta, gettò cadauno dei tre, che haveva in essa, dove lo haveva levato, et desiderando essere dall' ultimo soddisfatto, della sua fatica, gli fu da quello porto un anello, et dettogli, che con quello se nJ andasse dal Serenissimo Prencipe, et narrassegli il caso, mostrandogli, et lasciandogli esso anello, perchè sarebbe pienamente contentato.
      Obbedì il vecchio, et trovata Sua Serenità con altri Illustrissimi Senatori, gli espose il tutto, et per segno gli porse l'anello (1). Da che conobbe il Prencipe, et così conobbero quei Illustrìssimi Padri, che quello, che prima montò nella barchetta, et che ultimo diede l'anello, era veramente il Gloriosissimo Evangelista San Marco, il secondo San Giorgio, ed il terzo San Nicolò protettori, et difensori di questa Città, che havevano miracolosamente liberato questa Città da così eminente pericolo, et però accettato 1 anello, et beneficiato il pescatore, che fu per sempre ricco, si diedero a ringratiare Iddio, et essi benedetti Santi
      Per questo adunque si vide ( come ho detto ) portare la barchetta col pescatore, et con i tre Santi m quella, alla quale dietro seguiva la nave co' diavoli, che apportavano per li loro strani atti grandissimo spavento a' riguardanti, si vidde poi il Serenissimo Prencipe, et Illustrissima Signoria, che a' piedi havevano il pescatore, che li porgeva 1' anello, et dietro poi un palco con sonatori, che facevano una dolcissima armonia, et dopo una colonna, dalla quale usciva un lirazzo con In mano di S. Marco con il Doge, et Senatori, che prostrati in terra I adoravano, el. questo è, che non si sapendo già da
      (l) Pari» Bordone pioie -questa legami», e il suo Ijmoso quadro si conserva nella regia Accademia iti beli» artt.


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Primo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1855 pagine 382

   

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