Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      El erano delli palchi benissimo addobbali et con perle, et gioie d infinito prezzo. Si vide poi l'Abbondanza sopra un palco d argento con due altre pomposamente vestita, et breve che diceva :
      Deo el Putride.
      Sopra un'altra, era accomodata una ruota d argentarle d'infinito prezzo, che artificiosamente girava intorno, nella guisa che fan le pietre de' molini, et li a ve va da quattro canti le quattro stagioni dell' anno. La Primavera ghirlandata di fiori, et rose con canestri di> essi ripieni. L' Estate coronato de spiche con cesti di grano, et cose a lui pertinenti L'Autunno circondato le tempie di viti con canestri di uve; et altri frutti 11 Verno poi tutto rivolto nelle pelli sino al capo, et se ne stava freddolente, scaldandosi ad un fuoco, che ivi d' appresso si ritrovava. Si videro poi quattro palchi d argentane grandissimi, indi una nave pur fabbricata d' argenti con una ruota, che velocissima si girava : el un altro poscia medesimamente d' argentane, ma nella sommità haveva la Fama con la tromba, riccamente vestita, et adornata. Seguirono tre palchi di reliquie tramezzati con torcili accesi in gran numero, et dopo, la Croee-per molti miracoli famosa, con 20 torchi grosissimi, et dietro poi fratelli in grandissimo numero.
      Incominciò dopo questa, a comparire la ricchissima Scola di Sari Rocco, et prima si viddero 40 bellissimi doppieri altri dorati et altri di argento fino, con il lor Crocifisso maraviglioso, circondato da gran copia d' argentane, et dopo esso, vennero otto vestiti da demonj aon tridenti in mano, saltellando, et facendo diversi atti, con che diedero a che dire a'riguardanti. Seguirono le rappresentalioni diverse, et in gran numero, che fecero stupir ciascheduno, dove si viddero prima Adam et Eva co '1 serpe avviticchiato intorno a I' albero, che era un fanciullo, che dal mezzo in giù haveva forma di serpe, et si vedeva, che l'iva havendo preso il pomo, et quello tenendo in mano, essortava A-dim a gustarne. Abraam, dopo questo, si vidde sopra un palco, che voleva sacrificar il figliuolo, ma era impedito dall'angelo, che ni apparso gli leniva la man (Iella spada. Seguivi Helia dormiente et l'angelo i he lo svegliava per darli il pane cinericcio, e che si gisse nel Monte di Dio. Oreb; poscia Moisò, al quale era da Dio sopra il monte dato le lavole della Legge.


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Primo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1855 pagine 382

   

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