Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      Coi sopraccitati lagrimevoli accenti sulle gelide labbra trapassava pertanto quella sciagurata, anzi svergognata femmina, non senza avvedimento condannata prima, poi per astuzia politica esaltata, come, con ischiettezza, ebbe a dire il conte Agostino Sa-gredo, illustre suo concittadino ( Venezia e le sue Lagune ¦— Volume I, Parte I. — Storia Civile e Politica, pag. 207 ). Il quale, ancorché sviscerato, e giustamente, per Venezia, ed assai caldo favoreggiatore di coloro tutti che la vanno blandendo, gentiluomo però di alti spiriti, e di sua balìa ( per non avere appartenuto a quella minuta nobiltà che per consiglio di Salpi uopo era tener bassa, imperciocché, simile alla vipera, non valeva nel freddo, cioè nella povertà e bassezza, e che « dimandava dallo Stato soccorsi . . onde fu ne-» cessario mantenere moltissime magistrature non più necessarie pel » governo, ma necessarie per sovvenire ai bisogni dei nobili poveri) » ( pag. 113 ), ben lontano di lasciarsi abbacinare o sedurre, ma serbandosi sempre calmo, e osservando quella sincerità e quella dignitosa franchezza tanto pregevoli in uno storico, «hiude ( Capit. XXI — Vita domestica, Donne, Feste ) colle seguenti tremende parole il dotto e bellissimo suo lavoro : <« La storia . deve tener conto di » tutto, perchè da piccole circostanze esce talvolta quel vero, che in-» darno si cercherebbe altrove. Quando in un popolo regna I' ozio, i) » cicisbeo fa suo prò del giuoco e di spassi inutili, non si rispetta il » decoro muliebre, si ostenta 1' errore anche da chi forse noi coin-» inette, alla casa degli avi sì antepone oscuro albergo per godere li-» berta di piaceri ; 1 educazione prima de' bimbi si confida al servi-» dorarne mercenario e ignorante, che radica nelle menti tenerelle vi-» zi e superstizioni ; i figli, quasi tristo mobile della casa, si cacciano » in una stanza a tetto -, poi, se maschi, si lasciano crescere e svol-» gere P intelletto in un collegio sino al dì che saranno trabalzali » ignoranti del mondo ne suoi vortici, più presto imbriacandosi » dei piaceri che godendone, se femmine, si mettono a confine in » un convento, e non ne escono se non quando devono sposare » 1' uomo sconosciuto che si presenta loro, piaccia o non piaccia ; ov-» vero se il numero sia soverchiarne ne' calcoli economici delle doli, >» o se natura non le privilegiò di bellezza, le si costringono a giurare » eternamente odio alle voci della natura, ben diverso dalla vocazione


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Primo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1855 pagine 382

   

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