Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      mIra chiesa pur di delli Huniiliali il tabernacolo, ov'era il santissimo Sacramento il quale fu posto et lasciato su l'aliare da chi ebbe hardimento di commetter cosi horribil scelleratezza. E occorso anco un allro accidente già quattro nolle, che ha grandemente alterato 1' animo di esso dlustrissimo Coronieo, però eh' è stata rotta una prigione dell' Arcivescovato, ov'era-no forse 25 persone, e tra'quali da IO Ira'frati et preli, el se ne sono lutti fuggili, che la maggior parie erano per impulatione di heresia. Ma uno prete vi era anco per haver in pochi mesi, eh'è stato di questi inquisitori della Provincia, guadagnato più di 15" scudi, o piuttosto mal acquistali, con haver per denari procuralo 1' assolulione di molti, che meritavano asprissimo castigo, el fatti condannar altri, che non lo meritavano. et adesso ch'erano sul farli confessar dove che egli haveva ascosi li deuari ha avuto coinmodità di fuggire dalle mani della giusti-
      giornalmente facevano di si ampie ricchezze recate alla religione da qualsivoglia ricchissimo uomo (ed erano stati molti) che v'entrasse; conciossiafosse-cosachè ognuno che v'entrasse, portavale e donavate quanto aveva: da che era nato, ehe i conventi di costoro quasi pareggiassero le case dei principi. Ma ogni casa in ogni luogo voltossi in libidine ed arbitrio ili un solo, che non aborriva dal convertire quei sussidi! del culto divino in is'.romenti di laidezze e di delitti, ti minore scandalo poi, che questi Preposti dessero, erano cani da caccia, cavalli magnificamente bardati, moltitudine ili servitori, vesti preziose, ed intorno alle persone sozzo spettacolo di profano culto. Femmine mantenevano con spese profusissime, e beata quella, che era l'amata del Preposto ! che le più illustri donne l'invidiavano per vedere intorno all'impudica e le splendide carrozze, e il corteo dell'acconce damigelle, e la copia dei servitori attillati, un fasto sacrilego insultava all'onesta ed alla pudicizia Da questa femminile sporcizia, e quasi infernale facella altri mali nascevano; fazioni e nimicizie coi principali della città, mandati di sangue, turbe di sgherri intorno al Preposto, ed altri occulti ministri di sceleraggini : in ciò si consumavano le ricchezze sacre.....» Così narra il Botta (Storia d'Italia, Libro XII) servendosi delle parole, trasportate dal latino in italiano, di uno storico religioso, ed a religione addetto, che viveva ai tempi del cardinale Carlo Borromeo. Ma il salito pontefice Pio V sdegnato alla sfrenatezza dei costumi, volle abolire 1 ordine degli Umiliati; quella detestabile accolla di libidinosi frati annientò.


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Primo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1855 pagine 382

   

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