Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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zi esso Reverendissimo cardinale mandò un suo di casa dello monsignor Moneta a far intender alti delti canonici, che quella mattina, che fu beri. voleva andar a visitar la loro chiesia, et essi ch'erano avvertili di questo, et rissohui di non lasciarglielo fare per commissione datali dal senato,et perciò havevano adunali liuomini per difendersi,sì posero sopra una picciolo piazza di delta chiesia cinta di mura, et che si serra con due porle et risposero al detto Moneta, che non volevano essere visitati da Sua Signoria Illustrissima non riconoscendo loro aleuti superiore fuori che Sua Santità et sua Maestà, et che chi ricercava questo era nimico del Papa, et ribelle del re Cali olito. Di che havendo esso Moneta fatta relalione a Sua Signoria Illustrissima^ ella montò subito a cavallo accompagnata dal vescovo di Mar-torana (l), el da quattro o cinque de'suci, et giunta alla detla chiesia, ove era già concorsa un'infinità di popolo, et volendo cominciar ad entrar quello che portava la croce innanzi il cardinale fu ribattuto dalli canonici, il che visto da Sua Signoria llìuslrissima pigliò essa la croce in mano, et entrò denti o in detta picciola piazza eh'è dinanzi la chiesia per voler anco entrar in essa; et in questo furono alcuni clic misero mani alle armi contro il cardinale il quale da altri si laici come pi cii fu spinto fuori delle porte di essa piazzctl««co;i moita indignità et scandolo. Sua Signoria Reverendissima rimontata a cavallo tutta pallida, et alterata venne in quell'istante alla chiesia maggiore, nella quale fatte le solite ceiimonie scomunicò
(1) Nel 1560 Pio IV fece vescovo di Martorano (eittà del regno delle due Sicilie nella provincia della Calabria ulteriore seconda, distretto di Catanzaro) Tolomeo Gall^ che nel 1512 trasferì a Siponlo—fc nel 1E>65 creò cardinali;, sostituendovi degnamente Girolamo Federici milanese. Nel 1369 gli successe Fra Gregorio Croce spagnuolo, dotto Domenicano, d'incolpabile vita, che per voler correggere i cattivi ecclesiastici, morì forse di veleno nel 1S77 (Moronì, Dizionario di erudizione S/orieo-ecclesiaslica). Parrebbe quindij che il vescovo di Martorano (e non Martorana) accennato dal Gerardo fosse lo spsgnuoìo Fra Gregorio Croce.
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