Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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dono di non essere escomunicali per virtù d' un breve del Pontefice, il quale dice, che '1 cardinale non possa escoinuni-car nfliil Ministro Regio, senza participatione della Santità Sua, el anco per 1' appellatione interposta già quando si pubblicò l'Edilio.
XII. Heri sera gionse in questa città l'Illustrissimo car- * dina! Paleotto (I), incontrato con molto honore, concorso di 15i>2-genie dall'Illustrissimo Borromeo, venulo per ri'rovarsì alla processione de sei corpi sauli che si farà domani, con intervento de 15 \escovi, el con tutta quella maggior solennità et concorso che si possa immaginare. Il giro circonderà quasitulla la città, cingendo le strade et piazze pi principali; et per servitio delli portoni (sic) (2) el altre cose fatle per adornamento delle strade l'Illustrissimo Borromeo ha assegnalo quattio mila scudi, et spesa Monsignor Illustrissimo Paleotto, i Vescovi el Prelati della diocese, el convitati,
XIII. Monsignor Illustrissimo cardinal Borromeo tornò k' •
nuvembiI'altra sera da Parma, dove ha velalo et con l'autorità del 15S3 Papa, fatta professa nel monasterio di san Paulo di della città quella principessa, già moglie del principe di Mantoa, la quale ha dimostralo in questa atione gran fortezza el devolìo-ue (3). Il cardinale doveva andare fra doi giorni nei Grisoni
(1) Gabriele, patrizio di Bologna, e vescovo di quella città. Il Borro* meo, avendolo in alta stima, lo consultava negli affari di sua coscienza e detta sua diocesi; del resto il Paleolto fu a Bologna ciò che fu il Boriomeo a Milano, avendo riformato il costume del clero, ed introdotta l'osservanza del Concilio tridentino. (Moronr lìiz. di erudis. Storico-Ecclesiastica).
(2) Forse le varie porte minori dette pus ferie, cioè quella delle Azze al ponte Vetere, di Borgonovo, la Nuova, quella di Meritorie, la Tosa, di Santo Stefano, del Sottonuto, di Santa Eufemia, di San Lorenzo, di Sant'Ambrogio, del Guercio d'Algiso a Brera, e quella, finalmente, della Fabbrica alla Ve tra, molte delle quali (come si legge nell" opera : Milano e il suo Territorio, Voi. II, p. 309 e seg Milano, 1844) « con ponti levatoi e saracin°sche sussistettero anche dopo la mura nuova, altre fino ad oggi, al punti che accavalciano la fossa interna »
(o) Margherita Farnese figlia di Alessandro duca di Panna dal)? qua)*
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