Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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c-iIlą che preghino sua divina Maeslą perchč sia liberala Vene-tia, et 1' altre ciltą tulle dalla presente conlagione.
Pareva che le cose della peste andassero migliorando in a' -26
(U agosloquesta ciltą, perchč nel borgo degli Hortolaui, ove ella ebbe 1576. principio, non s' udiva pił morie d' alcuno, slaudo tuttavia quel borgo sequestralo; non di meno, non so in qual modo č andata es?a pesle serpeudo, che in sei parochie fin libivi in diverse case s' č scoperta, ove sono morte molle persone el serrale esse assai. Ben č vero che in questi, che sono morti ultimamente, hanno detto i medici non esser stala scoperta pesle manifesta; ma che in alcuni erano stati veduti cerli segni rossi, et anco morelli, i quali se non fosse il tempo che corre, non haveriano giudicati di sospetto; ma eh'»l presente vogliono haver ogni male per sospetto; et che sono morti alcuni solamente da iebri acute et da petecchie.
XVlf. Furono ultimamente ritenuti in Moi tara due Spa- 27 gnoli. che furono trovati circoncisi, et condotti a Milano lut- i57o, tavia si va processando coutra di loro; hanno confessato di esser siali 11 Costantinopoli et essersi fatti Turchi, et che do-poi erano stati a Pioma, a Yenetia, a Bressa, a Bergamo, et in diversi altri luoghi d'Italia. Mentre questi due stanno prigioni, cambiando quattro altri spagnoli per Milano, vestili nobilmente, et ben armali di sotto, pare che questa mattina siano slati veduti andar toccando, et maneggiando aģcuni cadenazzi delle porte delle case; onde il popolo entralo in sospetto che volessero attaccarvi, 0 che gią forse havessero attaccata la peste per quesla via, come lu scoperto eh" altri facevano il medesimo, gią XV anni, che poi furono presi, et fai'i morire, si pose con moģto concorso, con lauto furore a pigliar cosloro, a batterli, et a lapidarli, che fu cosa grande, flora stanno incarcerati; s'attende tuttavia ad essaminari", et s intenderą con maggior londamenlo se sarą vero quello, di che sono imputati; el ne darņ poi con prime mie diligente avviso alla Serenila Vostra alla quale non ho voluto mancar di far sapere fra-
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