Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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pestilenza. Ma non s' è però per ancora deliberalo, ritrovandosi nell'esseculione molle difficoltà. Allre provisìoni et ordini si van facendo tuttavia ma principalmente si continuano 1'oralioni mattina, et sera; et sopra le strade pubbliche sono falli alcuni altari, ove concorre gran numeio di genie, cantando salmi et Litanie, el dimandando ad alta voce Misericordia al Signor Dio benedetto.
Continua pur il mal contagioso in questa citta a far quel A' xvi progresso, c' ho scritto con le precedenti, et 111 maggior angli- settembre mento par che sia in borgo di porta Comasna, et in porta Romana eh' in altra parie. Dal Senato sono stale levate le cause, et sospesi i giudicii per due mesi prossimi, come vederà la Serenità Vostra dal decreto, eli' io Le mando occluso. Questo signor Governatore »' è Iransferito a Gambalò, luogo verso Vigeven, per condurvi la signora marchesa sua moglie con i figli acciò che stiano dal pericolo allontanati. S'aspella però in breve di ritorno 1' Eccellenza sua, la quale non si sa per ancora che risolutone habbia a pigliare, o del fermarsi qui, 0 del partire per altro luogo più sano. S' è ragionato che sua Eccelentia col Senato si rilireria in Pavia, ma non s' è fatta altra deliberatione. Tra tanto va partendo da Milano un gran numero di persone, et i genlilhuomini si ritirano quasi lutti con le !or famiglie nelle ville, non ostatile la prohibilione, la quale vien detto che per tale rispetto sarà con più gagliarde pene rino\ata.
M. 0 LXXT'I, die Mercurii XII septembris.
Cum pestifera, et contagiosa lues quae altero ab hinc anno aliquof Italiae urbes vastavit, in agrum Mediolanensem tandem invaserit, mox etiam in Urbem ipsam ìrrepserit; operae pretium usum est Se-natui Exeellentissimo, ad eam diligentiam, qnam vigilantissimi Sani tatis Praefecti ad illam avertendam adhibuerunt, in diesque et in horas
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