Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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padre suo imperatore. M ben avuto a dire con dolore^he avendolo 1' imperatore [>ub!>licaio piTfìgliuolo in vita^ do* vii anche dargli modo di poter vivere di quella maniera elle (lwe un figliuolo di così gran padre, senza rimetterlo ad alti», parlando del Consiglio di Spagna. Aon reste però con la grandetsa Sua Eccellenza j»vio e molto prudente eloquente, accorti»,^ molto destro nelli negozi, sapendo belassimo dissimulare ed usar e carezze ad ogni-sorte di persone, « «in me ha usati sempre termini onorMissimi. S'intende di fortezze e cii artiglierie molto bene, ^.non parla mai il altro se non d' imprese e di vittorie . . . Dico-119-Hlcuni che è molto inclinato alle donne, il che può esser facilmente vero, per esser giovane-coni èf; ma non di meno non ha mai dato scandalo, per il quale -sia seguito rumore, nè mala -soddisfazione alla nobiltà di Napoli, perchè attende a darsi piacere con quelle donne che hanno per"^razia (li prutimr con principi, nè"impiega in ciò quel'tau-po che ha dipendere in altre. Perchè la mattina-si levo molto a buo-n' ora^ente la messa^ poi dà udienza a quanti dell' armata Sili questi sta leggendo lettere da diverse partile rispondendo e vedendo memoriali^*) consigliando akuna cosa pubblk a. Fatto questo, toriw fuori a trattenersi cut-eignori Spaglinoli e ^apoletaniy.cheivanno ^onorarlo. Se non ha da tenere Consiglio di Stato fino all'ora del desinare, dà soddisfazione ad ognuno ascoltando anco di nuovo chi ha bisogno, e ciò 11011 del tutto in pubblico, nè ritirata, m alla presenza d' uomini ÉMMMÌÌM«vpin r dojx» desinaref-se non ha «cessione di tem r Consiglio di guerra o di StatW^ si appliaa. agli studi: sttpra detti, ma nonKSÌteeun giorno che gli-avanza, perchè sta-molte volte sino a sera solo nello studio-scrivendo di sua mano. Oltre la lingua spagnuola, ha parlato meco benissimo in lingua francese; intende la lìanuninga e la ledeso», e parleria anco in italiano, ma non si assicura mollo; vuol però in somma esser tenuto spaglinolo in tutte le c«se. »
( Ut Iasioni (fri/li' ambasciatori veneti al Sonalo raccolti; cr. da Pbitpnif) Il bòri. Serre II, ! olii me II, i:dazione dì NapoM del .sentitoli• (ili-ottimo Lifrjmmaio ritornalo .ambasciatore ilei serenissimo I) Ginvajuit d'Austria t' anno 157o ).
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