Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
smWvomhisi anco sua Signoria Illustrissima poco prima levata la retta. et dopo fatti alcun? pochi officii di complimento, havendo il Serenissimo Principe posto alla sua mano dritta sua Signoria Illustrissima se ne andarono nell' Eccellentissimo Collegio dove medesimamente il Serenissimo Principe pose a sedere alla sua mano dritta esso Illustrissimo cardinale, essendo stata acconcia la sedia ducal per due persone, et così stati per un quarto di hora ragionando di diverse cose, si levò sua Signoria Illustrissima per licentiarsi, et nell* istesso tempo si levò anco Sua Serenità et £ accompagnò tino sopra il patto della scala preditta dove si licentiò. Alli XII, poi il Serenissimo Principe accompagnato dall' Eccellentissimo Collegio, dalli Avogadori di comun, Capi del consiglio di X, et Censori andò a visitale il sudetto Illustrissimo cardinale alloggiato come di sopra a s. Francesee«dalla Vigna in casa di monsignor reverendissimo nontio di sua Santità, il qual Reverendissimo nontio venne ad incontrare, et recevere sua Serenità tino sopra li scalini della riva, et I' Illustrissimo cardinale accompagnato da diversi prelati, fino a mezzo il sotto portico di essa riva, dove abbracciò il Serenissimo Principe, et volse che li camminasse di sopra, et che così anco sedesse, et nel partirse Io volse accompagnare tino alla porta della strada facendolojjamniinar sempre alla sua mano dritta. Alli XII f. partì per Padova sua Signoria Illustrissima la qual, mentre che è stata qui, è stata ogni giorno presentata de rinfrescamenti, et li sono state mostrate le zoglie (4), l'Arsenale, et tutte quelle altre cose che sono degne di esser vedute da un Principe, et particolarmente tutte le reliquie, et corpi santi, che sono in questa eittà. Volse sua Signoria Illustrissima il giorno inaliti che partisse far un sermone in pu-lilico nella chiesa delli Padri Giesuiti, dove disse doppoi la messa, et. communicò di sua mano grandissimo numero di persone, con infinita consolatane de tutta la Città. (Cerimoniali, voi I, Collegio III. Secreto. — pag. LXXJ II, retro).
Se però un pittore figurar mai volesse 1' augusta e devota cerimonia dell'amministrazione dell'Eucaristia fatta da san Carlo nella Chiesa dei Gesuiti non dovrebbe lasciarsi allettare dalla sontuosità ed
(I) Cioè le gioie che si custodivano nel Tesoro della ducale basilica di san Kar«o.
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