Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
uAlvise Dovara, et il prudente, et amorevole ufficio da lui fallo, haveva voluto più chiaramente manifestarlo; onde, per corrisponderle con cgual amore et dimoslralione, et per significarle con viva espressione il suo buon animo, haveva dalo a me questo corico, u ccio io attestassi a Sua Altezza luila quella Serenissima Repubblica esser cosi ben disposta verso di lei, che questa buona disposinone era cosi grande che non polc-\a più essere accresciuta, et cosi ferma che non haveva bisogno d'essere più stabilita, concludendo nel fine, che se alla perfelione dell' officio eh' io havevo fatto mancava alcuna parie, nella buona volontà della Serenità Vostra non reslava che desiderare; ma incontrando tutte le occasioni che si fossero offerite, prontamente le havrebbe abbracciate a comodo et so-disfatlionc di Sua Altezza, alla quale pregava il Signor Dio quell' accrescimento di prosperità che maggiore ella potesse conseguire, assicurandola che Vostra Serenità haverebbe sempre inteso volentieri i buoni successi delle cose sue, i quali le sarebbero riuscii! tanto più grati, quanto più sapesse esser felici. Et tessendo il ragionamento secondo la forma eli' io le lio rappresentala, et ampliandolo in quelle parli clic mi parevano più opportune, sodisfeci all' obligo impostomi M'ascollò il Gran Duca con allenitone, et con animo grato mi rispose; commemorando l'afTeltione che haveva portalo a quella Serenissima Repubblica i suoi antecessori, et in particolare la buona et leale incUnalione del Gran Duca suo fratello nel procurare il servilio della Serenità Vostra, che per ciò ella haveva materia di dolersi di questa perdila, aggiongendo altre parole nella medesima soslanza, et rendendo gralie a Vostra Serenila di questo nlficio, s' offerì prontissimo a sodisfare, et a servire, per usare la sua propria parola, in tutte le cose che occorressero quel Serenissimo Dominio, co'l quale voleva vivere cosi congionto, che da i comodi propri a quelli della Serenità Vostra non riputasse esservi differenza alcuna, estendendo il ragionamento, con molte parole piene d a-
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