Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      sera \i doveva essere il signor don Pietro Mondezza ambascialo!' cattolico, die suolo resieder in Genova, se bene poteva giognere doi giorni prima, clic si è tratlenulo di più nel suo \iaggio; ma parendogli torse di essere giunto anco troppo por tempo non ha voluto entrar nella città, se bene sia stalo incontralo dalli signori Don Giovanni, et Don Antonio de Medici con quasi tutta la corte, et con doi compagnie de'cavalli leggieri, l'orse mezzo miglio et più fuori della porla, havendo detto, che non vi vuol venire perchè il signor Gran Duca non è andato 111 persona ad incontrarlo, et si è fermato ad un monastero de' frati di Monte Oliveto fuori della detta porla. Non ho potuto saper bene quello che passi in questo negotio in questa bora dello scrivere, ma mi è slato detto, clic questi coi'tesaiii dicono, che li Gran Duchi passati, et il presente ancora sono andati altre volte in persona ad incontrare li ambasciatori di Spagna che sono venuti qui, et che venendo questo per nome del principe, perciò abbia giudicato Sua Altezza che non convenga ch'ella vi vadi; et corre voce che l'Altezza Sua si ritrovi nel letto con uu poco di podagra, credendosi che sia più tosto cosa finta che vera, perchè fra tanto si possa pigliare qualche risolulionc.
      Scrissi alla Serenità Vostra con le precedenti lettere mie, a"i di che il signor ambasciatore cattolico non volse entrar quella "sii" sera ili Fiorenza per non essere stato incontralo dal signor Gran Duca, llora le dirò riverentemente, che stando lutle le cose preparate per far il battesimo il giorno seguente, Sua Altezza^ con tutto che continuasse la voce che avesse la podagra, finalmente convenne larsi portare in una sedia ed andar ad incontrarlo alla porta della citlà, altrimenti l'ambasciatore non ci voleva venire; et. entralo ancor esso in un'altra sedia s'iucaminaiono al palazzo, dove-*olse di più l'Altezza Sua farlo honorare con alcuni tiri di ai tegliai la. Il dopo mangiare si lece la cerimonia, el per causa del dotlo ambascialorc fu per nascere nuovo disordine, perchè egli pretendeva che ilo


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Secondo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1856 pagine 378

   

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