Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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di questa unentione trovala da mastro Anton Francesco lìo-scoli fiorentino (I).
Al nome di Dio Amen Fallo ni Livorno,
G'onciosia cosa che il signor Giacomo Gerardo Segretario Residente della Serenissima Signoria di Venetia appresso al Svenissimo Gran Duca di Tofana sia venuto nella terra et porto di Livorno ove habbia veduto gì' infrascritti instrumenti del cava fango alla presenza de' gl' infrascritti, cioè:
Uno instnmiento piccolo del cava fango, il quale è volto da tre buoineni, et un Maestro a guidarlo, et farà ogni giorno che lavorerà barcate vinti quattro, che peser&jper ogni barcata diece milgìaia, di fanga» et gli stessi huoineni dureranno dalla mattina alla sera senza mutarsi mai.
Uno instrumento grande del cava fango, il quale è volto da «ei huomeni, et un Maestro che lo guida,^t farà ogni giorno che lavorerà barcate qukideci grosse, che sono per ogni barcata quattro delle suddette dell' instrumento piccolo, et li detti huomeni dureranno dalla mattina alla sera senza mutarsi, come sopra.
Ancora ha veduto una barca con il pozzo piena della suddetta fanga, eh' è guidata da un solo; et, abbassando uno mazza cavallo, vrene a votar subito la detta fanga per dissotto senza adoperar pale o badiliDelh quali duoi instrumenti nuov™ et barca, come sopra, ne; stato inventore M.1'0 Aut.0 Frane,® Boschoii fiorentino, che per ciò Sua Altezza Serenissima conoscendo gli utili grandissimi per lì suoi porti gne r ha fatto privilegii come inventore nuovo di tal cosa, per ciò si è fatta la presente public^ fede pregando qual'si voglia che non ad metta alcuno altro a detta nova invenlione
(1) Risulterebbe da.ciò, che le macchine usate a questo medesimo fine a Venezia, ed introdottevi, nell jnno 1440 da certo maestro Antonio di Francia, e iivll'annu ! 536 dal tedesab^ntoiiio (Ioli), siccoims si accemia nell'opera, 1 '«teste e le sue Lagune ( Voi. I, Parte IJ^i. 218 ) fossero di fermo inolio perfette di quella del fiorentino
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