Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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gliuolo maschio. Si vuole comunemente, che la dote più tosto ecceda, che diminuisca del mi Uro n d' oro, tra danari contanti, •sconto di crediti, gioie et altri addobbamenti che saranno consegnati alla sposa; ma li veri particolari fin hora non si sono sicuramente penetrati, mostrando il signor Gran Duca di haver caro che non si ragioni di questo negotio fino che non ne segua T ultimo stabilimento et pubhcalione. Mi vi eri detto, che havendo Sua Altezza fatto dar conto in Spagna, per via di risolutone del trattamento di questo parentato, sia stalo risposto, che la Maestà Sua Cattolica riceverà in bene ogni buona fortuna di questa principessa, come tanto congionta seco di parentado; et di questo modo, pare, che sia stato satisfatto a quanto conveniva, et che gli Spagnuoli non se ne possino dolereLi '4 Si dice, che la galea eh' è stata fabbricala, el che ha da
aprile ' °
ìeoo servire per condur la Regina a Marsiglia, doveva esser gettala hoggi 111 Arno per condurla a Livorno, alla quale oltre li fornimenti poslizzi che si sono fatti di molta spesa, sono anco siali sopra la poppa preparali due letti molto superbi, l'uno de' quali dovcrà servire per la sposa, et ti allro per la Duchessa di Mantova sua sorella, che ss crede l'accompagnerà fino a Marsiglia. Nel rimanente qui non si vede ancora alcuna preparazione, essendo stato reietto l'apparecchio di una superbissima comedia, poi che ricerca troppo lunghezza di tempolì so Si va dicendo, che sabato potranno arrivare li ambascia-
«oo! lori Sillcry et Alincurt, per li quali si fanno molti apparecchi; el il maggiordomo Guaino è partito per incontrarli et riceverli a Pogibonzi. La signora Gran Duchessa andò a levar a Castello la principessa Maria, et la condusse hierì sera a Fiorenza, el si mostra tulla allegra et consolata Della partenza,
vetta, ipocrita, infedele, gelosa e vendicativa, fece patire a re Enrico quarto tutte le torture di un amore radicato e di un legame adultero, non essendo stata capace Maria de' Medici, divenuta poi moglie di Enrico, di fargli dimenticare le sue inclinazioni infedeli, uè di perdonargliele mai
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