Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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Diedi riverente awiso alla Serenità Vostra del giojrtier VT" Jiottobre
mio in Bologna, di dove partitomi domimea, irimisi il marte- t«oo
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di a desinare in questa citta (I). bono stato ricevuto alli con- un amba-fini dal signor Matteo Botti, gentil'liuonio che per le sue hono-ratìssinie qualità è grandemente amato dal signor Gian Duca, et viene anco tenuto in molta essistimatione da tutta queste Corte, et era accompagnato da diversi gentil' Immillili, et allr-di Palazzo, il quale si rallegrò meco a nome di Sua Altezza del mio salvo arrivo, et mi offerì tutte quelle comodila ci i » potessi ricevere in questo suo slato, dicendo di tener ordiue da Sua Altezza di assistermi, et di servirmi per la gran stima ch'ella faceva di codesta Serenissima repubblica, et per il desiderio che teneva di fer sempre più palese al mondo l'affebo-ne, et l'ossequio suo verso la Serenità Vostra; al qual uflicio havendo io corrisposto nel modo che conveniva, fui dal signor Matheo condotto all' alloggiamento a questo effetto preparato, havendo anco continuato Sua Altezza a spesar me, li gentil huomini et tutta la mia famiglia conlòrme all' ordinario suo stile iti simili occasioni, et assislendonii sempre il sopra detto gentil' huomo. Nel vicinarsi a questa città fui incontralo da diversi gentil' huomini Fiorentini che hanno ragione in Vene-tia; poco piu manzi vi era il signor Residente Marchesini con buon numero di carrozze accompagnalo dal signor conte rolamo de Rossi dei eonli di san Secondo con molti altri gentil' Intonimi, essendo anco venuto esso Marchesini la sera innanzi a ritrovarmi sino a Scorpena. Et alla porla trovai il signor Don Giovanni de' Medici con honoratissima compagnia, tutti a cavallo, il quale mi condusse ad alloggiare nel palazzo vecchio, accompagnandomi sino dentro delle stanze assegnatemi ; onde 1' entrata mia, et per il numero delli miei, et per l'incontro nobilissimo che fece concorrere mollo popolo a vedermi è riuscita honoralissima^et corrispondente alla grandezza di codesla Serenissima Pieptibhlica. Venne la sera a vi-(I) Firenze.
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