Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
ttttgli Kecellentissiini suoi ligli veniva desiderata da lei lunga et felicissima vita. Giudicai appresso essere officio molto necessario nelle presenti allegrezze di nozze il rallegrarmi con Sua Altezza delle consolalioni sue, perù le dissi il sommo contento che ne haveva sentito la Serenità Vostra, che procedeva particolarmente dal vedere la Serenissima Maria sua nipote,, piiiicipessa di tanto merito per le virtuosissime, el veramente regie doti del suo animo congionla in matrimonio con un re così grande, così polente, et dotato di tante virtù el heroiche qualità, persuadendosi Vostra Serenila, che quella buona volontà che ha sempre dimostralo il Ile Cristianissimo verso alla Serenissima Repubblica debba esser confinnala, el maggiormente accresciuta dalla cortese et amorevole ùispos une che verso la medesima Repubblica doverà havere la Serenissima Regina come degna nipote di Sua Altezza, et per ciò altrettanto ben affetta verso la Serenità Vostra, concludendo, che come con ogni ragione si doveva sperare, ella pregava il Signor Dio, che per maggior conservatone et per total stabilimento dell' amplissimo regno di Francia si degni di concedere la compita consolalione con una felicissima prole, acciò si accrescano all'Altezza Sua le felicità, et alla Serenità Vostra il contento. Rispose il signor Gran Duca, che le diinoslrationi fatte in tulli li tempi da quella Serenissima Repubblica verso la sua persona, el la sua casa sono stale così chiare, et li favori che ha ricevuti sono stali così grandi che non ricercavano maggior testimonio, onde non poteva renderle grazie » bastanza, nè doveva pagar con parole il suo debito; che se gli accresceva hora questo nuovo obbligo di farle tener a battesimo questo suo figlio, il quale veniva per questa via a farsi servitore più obbligalo alla Serenità Vostra, come le saranno tutti gli altri; che per hora rendeva alla Serenità \ostra le gratie che poteva maggiori, che il battesimo si sarebbe fatto il giorno appresso, et che baverebbe mandato a concertar meco i'. modo che si doveva tenere in questa cerimonia ; che
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