Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
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sarono lutli u piedi, essendovi brevissimo trailo, alla chiesa di san Giovanni, dove e il battisleno, et quivi si trovavano li due figli di queste Altezze, che s dovevano battezzare, et io ancora per assistervi a nenie di Vostra Serenila, essendovi andato in <[uel punto che si doveva fare la cerimonia, la quale fu falla da monsignor reverendissimo Arcivescovo di Pisa in questo modo, che nell' entrar della Regina io con li figli vestili di ricchissimo habilo bianco mi vicinai alla porta dove dalla Regina, come comadre, fu preso per la mano multa Don Filippo, che tale è il nome che gii fu posto quando fu virtualmente battezzato, et per la mano sinistra dal cardinale come ccmpadre, et Don Lorenzo, cosi nominalo nel suo battesimo, fu preso nel mezzo, con il medesimo ordine, dalla Duchessa di Mantoa et da me a nome della Serenità Vostra ; et dopo latta la solila cerimonia con gran solennità di apparato et di musica^ partirono la Regina et tutti gli altri soprannominali, et con il medesimo ordine ritornarono a Palazzo, et io mi partii parimente, accompagnato sempre dal sig. Botti, et da altri gentil' Sborniili ritornando alla nua hobìialione, essendo 1' bora molto tarda, che erano di già sonate le ven-t'una. La sera dell' islesso giorno fu fatta una nobilissima festa con tutte le sopra delle gentildonne a' quali fu dato un banchetto il più nobile^ et suntuoso che si possa fare, perchè oltre 1' appaiato delle tavole et i bellissimo ordine con che erano poste, et le forme, le figure, et li animali fatti di zucchero, et di tovaglioli piegati con mirabile artificio in grandissimo numero, furono notate particolarmente le infrascritte cose, La credenza fatta a similitudine di un giglio con copia cosi grande di ori, et argenti, et di preciose gioie che fu stimala valere poco meno di un milion d' oro ; la tavola della Regina ehe si mulo tre volte, poiché artificiosamente levatane una risorse la seconda con le confellioni, et poi la terza fatta con ci istalli, che nel voltarsi faceva vedere per essi tutto quello che vi era et si faceva nella sala, c*t di poi voltatasi si
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